venerdì 22 giugno 2012

RIFLESSIONI DI ALESSANDRO NICCOLI


Ripubblichiamo le parole di Alessandro Niccoli in commento alla lettera aperta di AngeloFrosini sul Liceo Scientifico di San Miniato.

(…)
Quali valori ha trascurato il convulso processo di crescita nelle pianure? Le frazioni, da S.Miniato basso a Ponte a Egola, alla Scala hanno goduto di importanti opere di riqualificazione. 
Qui, ora, è da discutere il problema principe, che sta alla base di tutte le altre iniziative e rilanci; problema fondamentale e spinoso, che a mio parere, è, oltre al Liceo, il raddoppio del parcheggio del Cencione a San Miniato. Ad essere generici si rischia di perdere di vista la priorità attuale per San Miniato (città), in quanto il parcheggio, viene prima di tutto, e senza di questo, a parte i simpatici eventi, san Miniato non si ripopola e muore invasa da automobili in doppia fila a far commissioni. Senza dimenticare che manca anche attenzione al controllo delle automobili in sosta, e alla loro velocità in orari in cui san Miniato è deserta. L'altra sera tornando a piedi dal Liceo fino a S.Miniato alle una di notte mi vedo sfrecciare le auto che dalla discesa della Nunziatina, come per sollievo, danno giù di acceleratore, arrivando a S.Chiara a 100 all'ora... .
A parte il controllo delle perenni auto in sosta in Via 4 Novembre, che manca, e della velocità nel centro storico nelle ore deserte, che manca (e che sarebbe subito risolvibile) ritorno al problema cruciale. 
Proprio recentemente il Comune ha fatto una buona proposta di riqualificazione di p.zza del Popolo, ma sappiamo che ciò è imprescindibile dal raddoppio del parcheggio del Cencione. E allora che senso ha la proposta, se è inattuabile, per perdita posti auto? Ora, il parcheggio per San Miniato è un opera fondamentale e di vitale importanza per i cittadini (che sono i primi soggetti interessati), i commercianti, i visitatori, la vivibilità, e mi sembra che si siano lasciati scorrere troppi anni inutilmente stando dietro agli impegni presi e non mantenuti dal soggetto che avrebbe dovuto adempiere: il Consorzio Etruria. Vedo e leggo questo sui giornali, quindi non dico nulla di nuovo; tutti cercano chiarimenti. A me la cosa sembra paradossale, proprio per la sua semplicità (ma a questo punto c’è qualcosa nel mezzo che se ne frega dei cittadini): il Consorsio Etruria, in contropartita alle sue obbligazioni ha già avuto importanti benefici, e non adempie! Allora noi cittadini, dovremo sapere cosa sta succedendo (dato che i soldi spesi sono nostri, e che l'interesse al parcheggio è nostro e non del Consorzio o di questo o quel politico); con la scusa che il Consorzio non adempie, il Comune rimane ingessato senza un vitale parcheggio per decenni? C'è chi dice che il Consorzio non ha i soldi, quindi, se non farà mai il parcheggio, deve pagare la Comunità ad un inadempimento altrui? La cosa mi sembra intollerabile, e la soluzione c'è; non si può aspettare. o il Consorzio inizia i lavori domani o il comune lo diffida formalmente dandogli un termine. Dopodichè, o il Comune risolve il contratto, blocca i pagamenti e i benefici al Consorzio (soldi che vanno persi) e poi, naturalmente farà causa al Consorzio stesso per la restituzione/risoluzione dei pagamenti e benefici fatti, risarcimento danni, e inevitabilmente tutte le possibili AZIONI REVOCATORIE del caso, tese al recupero dei beni passati dal Consorzio in altre mani compiacenti e responsabili.
Quindi, confidando nel fatto di cessare i pagamenti al Consorzio Etruria (SOLDI PERSI), e nel recupero dei denaro versato, il Comune deve fare il raddoppio del Cencione autonomamente con altri mezzi, trovando altri fondi (per es. fondi francigena - abbinando il cencione alla riqualificazione di P.zza del Popolo). IL PROGETTO già c'è, e questa incredibile odissea del Consorzio Etruria, a cui si da la colpa, per non fare nulla, sta mettendo in seria difficoltà tutta la cittadinanza. Chiedo alla Consulta e ai cittadini di sollecitare il Comune, tramite l'invio di email, la firma della petizione pubblica on-line, per una veloce soluzione del caso, come sopra specificato: o una strada o l'altra - o adempie o non adempie. Mi sembra che si sia arrivati ad un momento storico in cui tutti sanno che c'è qualche interesse particolare da tutelare a scapito della cittadinanza; vorrei che il Comune smentisca questo dubbio, o abbandoni gli interessi particolari a se stessi. Per cui, dato il ritrovato interesse dei cittadini per i PROPRI BENI COMUNI, data la sfiducia verso la politica, occorre ritrovare la chiarezza tra istituzioni, cittadini e gestione di fondi e beni comuni. Occorre che tutti partecipino attivamente, altrimenti, poi non ci dobbiamo lamentare, o farci la guerra tra noi stessi, per il mezzo di manipolazioni giornalistiche del pensiero espresso da questo o quel commerciante, da questo o quel Consigliere, articoli sensazionalistici del tipo: il Comune sospende la rata al Consorzio inadempiente. E noi che ci si guadagna, a noi che cambia? Oppure leggiamo cose non vere: Il Comune tiene i giardini sporchi (cosa non vera). Vorremo poter leggere, quando e se sarà: Il Comune risolve il contratto col Consorzio Etruria, sospende per sempre pagamenti e benefici, chiede i danni, e stipula nuovo contratto con altra impresa. Qual è il bene comune? A questo punto, prima di tutto, la chiarezza... di e da tutte le parti.

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