mercoledì 25 gennaio 2012

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO n. 004/2012

Si comunica che in data 23 gennaio 2012 è stata inoltrata la seguente lettera:

All’attenzione di:
Vittorio Gabbanini, Sindaco di San Miniato
Simone Giglioli, Roberto Ferraro, Michele Di Gianni, Laura Cavallini, Fabio Corsi, capigruppo delle forze politiche che costituiscono il Consiglio Comunale di San Miniato

Nell’ultima assemblea della Consulta e, più’ recentemente in articoli sui quotidiani, le associazioni e la cittadinanza tutta, sono state informate sulla concreta possibilità che gli uffici del Giudice di Pace, attualmente presenti in Piazza Bonaparte, vengano chiusi con grave ripercussioni per la nostra Città.
Negli ultimi giorni numerose associazioni, ma anche singoli cittadini, mi hanno contattato affinché, in qualità di Coordinatore della Consulta Territoriale di San Miniato, mi facessi portavoce del malcontento riguardo all’impoverimento della nostra Città, che a causa di questa nuova privazione, rischia di subire un ulteriore danno economico e sociale.

Certo che, nello svolgimento del Vostro incarico, affrontiate questo nuovo ed ulteriore problema per San Miniato, Vi ringrazio anticipatamente.

Desideri Mario
Coordinatore Consulta Territoriale di San Miniato

venerdì 20 gennaio 2012

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO n. 003/2012

Si comunica che il Gruppo di Lavoro "Decoro Urbano" si riunirà martedì 24 gennaio 2012 presso i locali del Circolo "La Cisterna", alle ore 21.15. Coordinerà il gruppo il sig. Giovanni Brotini.

E' gradita l'iscrizione al gruppo; per farlo potete inviare una e-mail all'indirizzo: consultadisanminiato@gmail.com

Si ringrazia l'Ass. Fratres e l'Arciconfraternita Misericordia di San Miniato per la disponibilità.

martedì 10 gennaio 2012

San Miniato - ALESSANDRO NICCOLI - 8 aprile 2012


1)Nessuna sciocchezza, complimenti delle idee Irene, che penso siano condivisibili e condivise da tutti. L’idea, di ripensare a servizi di locomozione più efficienti e/o alternativi, con più attenzione ai loro parcheggi e/o ripari, nella nostra realtà, dovrebbe essere valutata seriamente dall’Amm.ne; l’idea di un supervisore competente che coordini i più progetti penso sia vitale, e l’avevo proposta anch’io mesi fa; ora siamo in due, ma forse molti di più la pensano così, ecco qual è il senso della necessità che tutti parlino, è il senso della comunità, che forse stiamo ritrovando. 

Come dici, tutti i cittadini devono poter esprimere le loro idee, con importanti contributi e nuovo senso di partecipazione collettiva; mentre ritengo siano inaccettabili le prepotenze dei pochi che urlano senza ascoltare, e cercano di affossare le proposte facendo subdole guerre, ridicole mini-faide di quartiere, dove spesso “fieri” ci riescono, o così credono. Addirittura un amico mi ha detto che per aver firmato la petizione on-line sulla zona blu, che altro non è che una proposta-richiesta per uno studio globale, che certo, dovrà poi essere limato e perfezionato dagli amministratori, ha perso il saluto da alcuni amici negozianti. Vorrei ripetere ai negozianti che se vendono poco, tra un anno, così stando le cose, venderanno ancora meno. Se per le strade e nelle piazze non si danno più spazi per i pedoni, più spazi di incontro per i cittadini, giovani e anziani, in uno scambio di vedute e di tradizioni, per i bambini, i visitatori del giorno e della sera, non permettendo di passeggiare insieme, di incontrarsi la sera dopo studio e lavoro, di passare in bicicletta con dei bambini o con un passeggino, se non in fila indiana con l’odore degli scarichi delle auto nel naso, la situazione sarà sempre peggio, e lo vediamo; nessuno di noi passeggia per il centro lieto con amici. La movida del dopo cena sta crescendo, ma il passeggiare è impedito! Se un gruppo di amici che va a vedere uno spettacolo in zona Maioli, non trova un bar per un caffè (come si è verificato), o se in zona P.zza del Popolo, non si trova una scheda telefonica, non ci sono camminamenti, o non c’è una panchina, le persone si avviliscono e scelgono altre mete. Perché non dovremmo trattenere i turisti del dopo cena, con spazi e servizi? Ho letto di recente sui giornali di progetti per P.zza del Popolo, spero siano concreti e di veloce attuazione, prima che sia troppo tardi. La famosa via Francigena, va promossa sia offrendo un centro storico, degno di questa parola, buona cartellonistica, e UN FORTE LAVORO DI MARKETING, con un ottimo sito internet completo di piantine, indicazioni su siti artistici, storici, eventi culturali di zona (raggio 30 km.), mercati, indicazioni su parchi da visitare per bambini, nel raggio di 30 km, come il vicino parco archeologico, itinerari, percorsi, raccolta delle migliori fotografie del territorio, traduzioni (Inglese, tedesco, francese, Spagnolo fatte a dovere); sito che DEVE ESSERE BEN INDICIZZATO, laddove per indicizzazione non intendo farsi mangiare 10.000,00 Euro da una società che poi dopo un mese non fa più niente, ma intendo un semplice e costante lavoro giornaliero, operato con cura da giovani tecnici sanminiatesi (che potrà costare anche 3.000,00 Euro l’anno, ma dove i risultati si vedono solo con costante apporto di accorgimenti sul sito fatti per 20 minuti al giorno costantemente. Un sito efficiente sotto questo aspetto, sarebbe la nostra vetrina nel mondo, visibile anche dall’olandese che cerca Santiago e il suo cammino, come parola CHIAVE; non è immaginabile cosa potrebbe succedere a livello di turismo con un ottimo lavoro in tal senso!



2. A causa della ritrosia di pochi, a causa di atteggiamenti di chiusura di pochi, sopra descritti, la nostra San Miniato al Tedesco, città storica, è sempre piena di auto, in modo oggi anacronistico, priva di passaggi pedonali, panchine, tavolini all’esterno dei locali, vere fioriere “curate” MA PER DAVVERO, una fontana, priva del senso del tempo che si ferma, quel senso che il cittadino e il turista vuole vivere in un posto come questo . 

negli ultimi 30 anni San Miniato si è involuta in un paese quasi fantasma. Dico quasi, in quanto vedo degli ottimi segnali di ripresa e di ascolto da parte di molti e dell'amministrazione. Qualcosa si muove! C’è l’associazione Territorio-teatro, che fa corsi per bambini e adulti, che quest’anno ha dato ottimi risultati di frequenza, con il divertente e gioioso spettacolo finale del 31.3 che ha dato un magnifico colore agli occhi e ai sorrisi dei molti bambini presenti, rallegrando i 90 adulti presenti in una gioiosa e condivisa festa; questo è il senso di quell’aggregazione costruttiva, che potrebbe far esplodere la vita della e nella comunità. 
Ci sono nuovi negozi artigianali, una nuova enoteca e belle cartolerie, per cui questa è l’ultima occasione affinchè questi arditi imprenditori non se ne vadano come sovente è accaduto; questi artigiani e commercianti che credono nella nostra magnifica città medievale hanno bisogno della progettualità, competenze, aiuto comunale e cittadino, per non andare via, ma per vivere con dignità, senza considerare che ormai la loro funzione sociale, oltre a quella della farmacia e del “tabacchino”, è vitale per tutti noi. 
Non dimentichiamo neanche che siamo molto indietro rispetto ad altre realtà, e l’unica soluzione (secondo me! Ma sento di poter dire, che la cosa non possa non essere del tutto obiettiva) è valorizzare il centro storico per come è nato, centro di aggregazione, di scambi commerciali e culturali, di incontri, di vita, di gioie, di festa. 
Nella realtà di Montelupo i negozianti (che si capisce, come a S.Miniato avevano paura di subire contraccolpi, e di non poter pagare le bollette a fine mese, sottovalutando altri aspetti di sviluppo socio-culturale, che portano nuova vita e civiltà) hanno remato contro la chiusura di una parte del centro storico; ma una forte amministrazione ha valutato con lungimiranza il bene di tutti i cittadini, non ultimi gli stessi negozianti, i quali non possono bloccare per decenni lo sviluppo sociale di un paese, con arroganti individuali guerre e cadute di stile fatte di striscianti e subdoli complottini, come togliere il saluto ad un amico che esprime una oculata opinione, o fare una piazzata nel bel mezzo di una Consulta cittadina creando ad arte discussioni conflittuali, come in passato è successo o come far sparire dai propri banchi i fogli con le firme raccolte per la petizione San Miniato Centro Storico (a tal proposito, ricordo che oltre al cartaceo si può continuare a firmare on-line, trovando la petizione, inserendo su GOOGLE le parole chiave petizione-San miniato-centro storico); vorrei solo dire che ormai la coscienza e il buon senso collettivo sono più maturi, e i cittadini non ci cascano più, l’era dei giochetti è smascherata, come quella delle promesse! Cosa occorre per rilanciare una città storica come San Miniato ormai lo sanno tutti! Si tratta adesso di discutere di strumenti, mezzi, e modalità, ma il tempo per mettersi in pari comunque è poco! 
Chi rema contro, purtroppo, neanche sa e valuta i rischi di peggiori derive, non sa cosa sia il vivere un borgo, lo sviluppo civico e sociale, cosa voglia dire un ripopolamento di famiglie con bambini, con i conseguenti benefici.



3)A tal proposito, riporto qui di seguito una descrizione-riflessione dell’attuale Montelupo scritta da una sua cittadina Aglaia Viviani, intitolata: IL MIO PAESE

“Il comune di Montelupo è un posto meraviglioso dove vivere, e non a caso il sindaco è donna, una donna parecchio in gamba, Rossana Mori.
Si può quasi dimenticare in che condizioni versi la scuola pubblica, accompagnando i figli nell'Istituto Comprensivo modello di questo paese, dopo aver attraversato a piedi il centro storico pedonalizzato, un piccolo gioiello ad un tempo storico e moderno.
All'inizio Piazza dell'Unione Europea non mi piaceva; ora capisco che dietro alla sua costruzione stava la logica della comunità, del ritrovarsi: e infatti è sempre affollata di gente che parla, di ragazzi che giocano, di bambini che si rincorrono intorno al fontanello.
Ma la cosa che amo di più sono le passeggiate sugli argini dei fiumi, mantenuti in perfetto ordine e costantemente frequentati da montelupini assai fieri di vivere in questo paese ancora a misura d'uomo --ma soprattutto, di donna..!”
Questa breve energica lode ad un paese rinato e vivo come Montelupo, non è altro che un emblematico spunto e dimostrazione di quello che vorremmo anche noi, ma che impotenti non facciamo. Perché? Siamo forse vittime di un’unica strada che deve permettere in tutti i modi ai cittadini di trasferirsi da un lato ad un altro del crostone sanminiatese? Non ci siamo chiesti che se un cittadino viene a San Miniato da Sud, lo fa per fermarsi e viverla (certo occorrerà un nuovo parcheggio a sud, zona Finanza o zona Grifoni, in valle lo spazio c’è!), se un cittadino viene da nord a San Miniato, che ci viene a fare? Parcheggia al Cencione, si ferma e la vive (o vorrebbe) nell’incontro con gente, negozietti, ristorantini, calore, colore, in un tutt’uno di bellezze architettoniche, di servizi, ma anche di svago e vita (se ciò è possibile!)! Ma se un cittadino vi vuole transitare e basta, come nel 90% dei casi, per utilizzare il nostro centro storico come scorciatoia per non scendere dalla Catena o dalla Scala, dobbiamo pensare che se essi sono la maggioranza, la cosa è giusta? Abbiamo visto cosa ha fatto la maggioranza in politica? I costumi usati dai politici nei loro affari? Per il fatto che lo fa la maggioranza la cosa va ammessa? 
La mia breve riflessione vuole solo far pensare, ed essere spunto di analisi e non di divisione, che continuerebbe, altrimenti, a deprivare il territorio tutto (perché il centro storico è il luogo di incontro di tutti i borghi che vi stanno intorno), in un infinito aprire e chiudere di attività commerciali, per continuare a vedere un paese vuoto e invivibile, per il solo vantaggio dei cittadini che vi transitano velocemente con la loro automobile a 40 all’ora che dal Poggio di Cecio devono recarsi a Empoli o a Castello o viceversa dalle ville di Calenzano, o da zona Maioli devono recarsi a Ponte a Egola, comprando tutt’al più le sigarette o una bistecca, o ritirare la posta alla casella postale, con intralcio della strada e della vita dei cittadini, delle mamme, dei bambini, dei visitatori, dell’incontro. Il tutto in contrapposizione con il fiorire vero del commercio, degli scambi, delle idee, delle opportunità, delle proposte di lavoro e di lavoretti, di servizi, di crescita per i giovani e non. Questo è giusto per la vita del Borgo, per i suoi cittadini, che devono vedersi invasi il proprio territorio da auto sfreccianti e/o in sosta abusiva, senza poterlo vivere e senza una risposta per questo assurdo declino, e assurda mancata evoluzione, avvenuta invece in altri borghi; è giusto, per i suoi visitatori e per i turisti che toccano San Miniato? Che infatti non vi si trattengono? Ma soprattutto, è giusto per le ambizioni di San Miniato, e alla fin fine, è giusto per la sua economia?



4) Non dimentichiamo … che è sempre stato così, il centro di aggregazione medievale in cui viviamo è nato con queste logiche, nei centri commerciali non si scambia calore e idee, su internet si possono trovare delle opportunità di lavoro o di matrimonio, magari a 1000 km da noi, e rappresenta quel mondo virtuale, ove col curriculum non è possibile trasmettere il proprio temperamento, personalità e simpatia, lo spirito e il sorriso. L’altra metà del mondo, di fatto, è anch’essa virtuale, vuota e ci fa contenti, perché asettica; ma non esiste! Non è la realtà del nostro territorio , della nostra storia, del nostro spirito. Quella realtà di grandi e funzionali magazzini salva-tempo non è nostra, ma è la logica dei grandi investitori commerciali, da loro propinata alla gente del borgo, inculcataci con un pensiero indotto: “la realtà all’esterno della casa e del PC è relegata a faccende e commissioni da fare mordi e fuggi, parcheggio comodo all’Ipercoop, parcheggio di un minuto in sosta selvaggia a San Miniato, con inevitabile commento alle poste o al tabacchino: “questi vigili rompipalle stanno sempre ad aspettarti!”. Sorge una domanda spontanea? Siamo davvero diventati così superficiali, oltre incivili, AUTOMI-AUTOMATICI CONSUMATORI (O OGGETTI DI CONSUMO?) per volere nostro o di altri? Siamo sempre stati così, continuando addirittura a credere di pensare autonomamente? La vita di corsa non ci fa neanche riflettere sul bene per noi stessi, ed infatti continuiamo a credere e a votare i partiti tradizionali, che fanno da sempre quello che è emerso! Abbiamo forse bisogno in casa e in piazza di una freccetta che ci indica la parola: “buon senso”? 

Penso di no! Cerco però di ristabilire l’ordine di idee, che inevitabilmente dobbiamo ripensare con dirompente collettiva consapevolezza, a fronte della drammatica situazione politica a livello centrale, e svilente situazione economica a livello locale, per come ci ha ridotto il sistema nazionale dei partiti, a livello di concessione risorse, “ o concessioni” per ipermercati, che tutto sono, fuor che cittadelle del futuro a misura d’uomo, pensate per il cittadino-uomo. Tengo a precisare 2 cose basilari: 1) l’altra metà della realtà che sta fuori casa nostra e fuori dal mondo virtuale di internet, che dobbiamo rivalutare è bensì fatta di incontri, di sorrisi, si scambi di idee, di calore umano, di energia costruttiva, di quella che riempie il buon umore, che ti da la carica per alzarti la mattina con una nuova idea su cui lavorare, o perché no, per fare un lavoretto a casa di un conoscente incontrato in paese il giorno prima o indicato da un amico; 2) questa è la logica del borgo, della comunità, del passa-parola, della crescita collettiva. Il Borgo pensato in antichità, era pensato per questo, e noi lo abbiamo deprivato, automi che si credono felici, ma inconsapevoli prede di diverse e opportunistiche logiche di investimento.
A questo punto, non rimane che dire, ben vengano i piccoli Market, ma RIPENSIAMO SUBITO LA NOSTRA CITTA’! Ripensiamo la qualità della vita che può offrire! Ripensiamo di dover controllare SEMPRE le scelte politiche e i loro perché! Riappropriarci quindi, dei nostri territori, dei nostri spazi, dei luoghi di incontro, delle nostre tradizioni, fatte di piazze vivibili, di gente, di mercati, di artigiani, di laboratori, di arte, di assaggi di prodotti locali, quindi di scambi e allo stesso tempo, di svago e del buon vivere del nostro tempo libero! QUANDO? ORA e qui, nella nostra città da ripensare.

sabato 7 gennaio 2012

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO n. 002/2012

Si comunica che il Gruppo di Lavoro "Manifestazioni ed Eventi" si riunirà mercoledì 18 gennaio 2012 presso i locali del Circolo "La Cisterna", alle ore 21.15. Coordinerà il gruppo la sig.ra Chiara Leone.

E' gradita l'iscrizione al gruppo; per farlo potete inviare una e-mail all'indirizzo: consultadisanminiato@gmail.com

Si ringrazia l'Ass. Fratres e l'Arciconfraternita Misericordia di San Miniato per la disponibilità.


Il Coordinatore
Mario Desideri

martedì 3 gennaio 2012

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO n. 001/2012

Si comunica che il Gruppo di Lavoro "Decoro Urbano" si riunirà mercoledì 11 gennaio 2012 presso i locali del Circolo "La Cisterna", alle ore 21.15. Coordinerà il gruppo il sig. Giovanni Brotini.

E' gradita l'iscrizione al gruppo; per farlo potete inviare una e-mail all'indirizzo: consultadisanminiato@gmail.com

Si ringrazia l'Ass. Fratres e l'Arciconfraternita Misericordia di San Miniato per la disponibilità.

Il Coordinatore
Mario Desideri

lunedì 2 gennaio 2012

SEGNALAZIONE EVENTO 001/2012

Si rende noto quanto segue:
"Conversazioni per la città"
Venerdì 13 gennaio alle 18:00
Monica Salvadori e Alessandro Annunziati relazionano sul tema: Il consolidamento di San Miniato, fondamento delle politiche urbanistiche e degli interventi strutturali.


Un occasione in più per visitare la mostra "Una Città tanti Progetti" - progetti per la Città di San Miniato dal dopoguerra ad oggi.
Ass. Moti Carbonari "ritrovare la strada"
Ass. Architettura e Territorio "Lanfranco Benvenuti"
Gruppo Smartarc - San Miniato Arte e Architettura

San Miniato - Irene Campinoti - 26 marzo 2012

RIFLESSIONI

Penso che ogni cittadino dovrebbe poter dire la sua riguardo al proprio paese. Un tempo era più facile, ritrovarsi in giro era più naturale e le cosiddette chiacchiere da circolo o da mercato arrivavano dove dovevano.
Penso che dovremmo tener conto del pensiero di ogni categoria di cittadino, perché ognuno di loro è prezioso, anche se poi ci sono delle maggioranze e delle minoranze che faranno la differenza. Per quanto mi riguarda, qui, in questo momento della mia vita, posso dire la mia come una appartenente alla categoria “quasi quarantenne con famiglia, due figlie piccole e uno in arrivo”.
Mi ricordo che quando ero piccola, negli anni '80, San Miniato mi sembrava una metropoli, un brulichio di auto, autobus e persone. In San Miniato c'erano gli autobus grandi (adesso sembrano in difficoltà a passarci anche quelli piccoli dei “puffi”) e le auto venivano parcheggiate lungo tutte le vie, anche quelle dove adesso sembra impossibile passarci se ti incroci con due macchine in direzioni diverse. C'era tanta gente che andava a piedi e in bicicletta o anche in motorino, il giorno del mercato arrivavano dalle campagne partendo prestissimo, al levar del sole. E il mercato era attraente, variegato, vivo e utile. Le strade di San Miniato erano punteggiate di negozi, ogni passo c'era un posto dove entrare. Nessuno avrebbe mai sentito il bisogno di un supermercato.
Di quei tempi mi ricordo anche le feste: il carnevale, la festa degli aquiloni, la fiera, la sagra del tartufo... e il mercato del martedì (sì, anche quello era una festa, quando non c'era la scuola e si aspettava di settimana in settimana per poterci andare a fare un giro).

Ma rimpiangere il passato è inutile, essere anacronistici è stupido, perché l'evoluzione non si può arrestare e con essa il cambiamento delle cose. Dobbiamo adattarci e imparare a trovare soluzioni attuali. Se adesso San Miniato è un mezzo deserto, è perché probabilmente abbiamo peccato tutti di ingenuità: tutti entusiasti dell'evoluzione, del progresso, l'abbiamo vissuto evitando di guardare lontano, ma prendendo soltanto il meglio che ci offriva il presente.
Adesso è più difficile risistemare le cose, ma potremmo approfittare di questo periodo “nero” per prenderci una pausa e riflettere seriamente e GLOBALMENTE sulla rinascita della nostra città. Tengo molto a quel termine: globalmenteÈ inutile spezzettare le iniziative, non ci porterà mai a nulla. Bisogna spartirci i compiti, quello sicuramente, ma l'idea principe e l'obiettivo finale devono essere unici e supervisionati e diretti da un solo “individuo”.

Le mie riflessioni si sono basate sul concetto fondamentale che San Miniato si è svuotata, si è prosciugata delle cose più semplici, ma più utili e si è svuotata di persone, di giovani, di ragazzi e bambini... E se un paese diventa inutile a livello di servizi, se i suoi stessi abitanti lo abbandonano, non ci sarà bellezza naturale o architettonica abbastanza forte da farlo rivivere.

Le mie riflessioni:

  1. San Miniato è un paese in collina, attualmente accessibile quasi esclusivamente con un proprio automezzo (gli autobus sono quasi inesistenti e coprono tratte insufficienti).
    Se uno non ci deve andare, non ci va. Bisogna avere una motivazione grande per andarci, altrimenti resta fuori dai percorsi di tutti coloro che non abitano in centro.
    A volte sono andata da casa mia (zona Le Colline) fino in San Miniato in bicicletta. Superata la salita della Nunziatina (che si può fare a piedi) il tragitto non è lungo e nemmeno eccessivamente duro. I problemi sono che non ti puoi portare dietro due figlioli e quando arrivi in San Miniato non sai proprio dove lasciarla la bicicletta. Dove si parcheggiano le biciclette? Si fa tanto per scoraggiare le auto, ma non si dà nessun servizio per chi arriva con un mezzo “alternativo”. La bicicletta potrebbe essere un ottimo mezzo per chi può viaggiare da solo... ora ci sono anche le bici con la possibilità di inserire il motore per i tragitti più duri e disinserirlo quando sei in paese. La bicicletta è un mezzo ecologico e silenzioso e poco ingombrante che andrebbe rivalutato, valorizzato e incentivato, trovando il modo giusto, proprio, perché San Miniato è un paese in collina.
    Prima di tutto incentivare gli abitanti dei dintorni, puntare prima sui bambini, sui ragazzini (quando ero piccola ero contentissima di usare la mia bicicletta in maniera utile, cioè per raggiungere i posti dove volevo o dovevo andare) creando delle strade più sicure, naturalmente.
    Poi incentivare chi viene da fuori il fine settimana, creare dei punti di noleggio bici o motorini elettrici o mezzi piccoli ed ecologici adatti anche a famiglie. Creare dei percorsi da fare con questi mezzi alternativi e segnalare dei percorsi per le biciclette, indicando attentamente la loro difficoltà, la presenza di salite o discese.
    Così sarà più bello visitare San Miniato, facendo tappa presso tutte le bellezze storiche e artistiche che ci sono e in periodi come la primavera le visite si potranno protrarre anche verso le campagne vicine.
    Mi rendo conto che è difficile pensare di (ri)proporre un mezzo come la bicicletta in un paese difficile come San Miniato, ma prima di tutto confido nella tecnologia e quindi in mezzi che in qualche modo ricordano la bici (poco ingombro, maneggevolezza ed ecologia) e poi confido nel legame che questa può avere con il punto seguente delle mie riflessioni.
  2. Riportare i bambini e i ragazzi a San Miniato. Dove riesci a portare un bambino, riesci a costruire un mondo.
    Riportare bambini e ragazzi a San Miniato significa lavorare su due percorsi: quello di tutti i giorni e quello del fine settimana.
    Io sono convinta che San Miniato non possa attirare nessuno nel week-end se non attrae anche tutti i giorni, o perlomeno la sua attrazione rimarrebbe sporadica e insufficiente.
    Per questo motivo bisogna fare in modo che San Miniato torni ad essere una città “utile” e funzionale (la bellezza da sola regge poco).
    Fermo restando di mantenere tutte le scuole che ci sono e di riappropriarsi di “quelle perdute”...
    Bisognerebbe riuscire a creare un centro di aggregazione, sia per bambini che per adolescenti. Un luogo dove portare i bambini il pomeriggio e poterceli magari lasciare per qualche ora senza genitori (una struttura come Vocinsieme, ad esempio). Ma nello stesso posto, naturalmente diviso e con altre attrezzature e mezzi, un centro anche per i ragazzi, perché la voglia di stare insieme c'è, ma ho paura che ultimamente l'unico posto “facile” per farlo, sia soltanto quello virtuale (FaceBook).
    In centro abbiamo la fortuna di avere la biblioteca. Se si riuscisse a fare vicino (o sotto i chiostri... la butto lì, non lo so) un centro di aggregazione, sono sicura che San Miniato tornerebbe viva.
    E poi la biblioteca dovrebbe fare orario continuato. Adesso così com'è è ridicola! Come si fa a chiudere per tutto questo tempo? Uno che ci va per studiare (e non deve essere necessariamente uno studente) ha bisogno di starci molto di più, di gestirsi i tempi di studio in autonomia, e non in base all'orario di chiusura.
    Se bambini e ragazzi passeranno tanto tempo a San Miniato, sarà un beneficio anche per molte attività e molte altre potranno aprire. Pensiamo alla merenda, alla cosa da bere, al quaderno in cartoleria, al regalo per il compleanno dell'amico, al libro da comprare, alle scarpe nuove... E anche i genitori dei più piccoli, quando vengono a portarli o a riprenderli, ne potranno approfittare per fare acquisti, acquisti utili... e quindi ci vogliono negozi UTILI.
    In conseguenza a tutto questo, bisognerebbe che il paese fosse pronto ad accogliere questo target, sia durante la settimana, sia nei week-end di festa, con maggiori servizi, sia pubblici che privati. Orario continuato della biblioteca, degli uffici comunali, delle poste, aprire una nursery specialmente per le giornate di maggiore affluenza come le feste, dove allattare i bambini o cambiarli senza che prendano freddo, senza doversi arrangiare su una panchina, creare parcheggi per motorini e biciclette, un noleggio bici, una palestra decente (è troppo?).
  3. Bisogna creare quella motivazione grande perché la gente venga a San Miniato.
    È necessario che in San Miniato riaprano negozi utili, altrimenti nessuno ci verrà. Lo so che i negozi utili non possono aprire, perché hanno appena chiuso, dal momento che nessuno ci viene più, ma è proprio per questo che dobbiamo riportare gente a San Miniato (non solo durante il fine settimana) durante tutta la settimana e, a quel punto, essere pronti con i servizi e i negozi utili.
    Dobbiamo rivitalizzare il mercato del martedì. Adesso così com'è mi sembra inutile. Alle 8:30 la mattina ci sono ancora banchi che si stanno montando e alle 12 molti cominciano a smontare. A cosa serve un mercato così? Se vogliamo che chi vende venda e chi compra abbia modo di comprare, il mercato deve essere ampio, variegato e deve avere un orario fruibile dai cittadini. Chi è che ha la possibilità di frequentarlo dalle 8 alle 12? Forse qualche anziano. Ma tutti gli altri? Se una donna della mia età, con un lavoro e dei bambini piccoli volesse andare al mercato per fare la spesa settimanale di frutta e ortaggi, ad esempio(non per sfizio una volta ogni tanto) l'orario ideale sarebbe o la mattina prima delle 8 (cioè prima dell'entrata a scuola dei bambini) o il giorno durante la pausa pranzo (che potrebbe essere dalle 12:30 alle 13:30) e cioè esattamente negli orari in cui al mercato di San Miniato non si lavora.
    Dobbiamo creare degli eventi davvero attraenti per la città. Fermo restando la festa del Tartufo, la luna è azzurra, la festa degli aquiloni e fuochi sulla collina, il resto è puro mortorio.
    Bisogna inventarci delle nuove occasioni e farle diventare degli appuntamenti fissi ogni anno. Dobbiamo attirare giovani e meno giovani e sicuramente bambini. Bisogna creare giornate di musica, di sport, di laboratori per bambini per le vie della città, di concorsi fotografici o musicali (o chi più ne ha più ne metta). Divertimento, musica, food & drink. A questo possiamo associare manifestazioni floristiche, o di cibo o bevande, attirare standisti, a volte facendo cose a tema, e creare situazioni succulente anche per loro, in modo da giustificare il pagamento di una tassa un po' più alta del solito mercatino dell'antiquariato (così che il comune ne tragga beneficio e non debba rifarsi solo sui cittadini).
    Dovrebbe essere eletta una figura unica che si occupa dell'organizzazione e della coordinazione dei mercati e delle manifestazioni, naturalmente seguendo le proposte delle varie associazioni.

  1. Incentivare i residenti (con l'abbonamento gratuito ai parcheggi?) a possedere auto piccole, perlomeno là dove è possibile, almeno una su due (per le famiglie). Espandere il parcheggio del Cencione. Far diventare il parcheggio in piazza San Domenico, dalle 7 alle 20, un parcheggio per pochi minuti (massimo un quarto d'ora, gratuito con disco orario), perché chi si ferma lì, spesso, ha soltanto bisogno di fare un salto in farmacia o comprare il quotidiano o riportare un libro in biblioteca. Per chi ha bisogno di fare molte cose in San Miniato, deve essere efficiente il Cencione e il parcheggio di piazza Dante Alighieri.
  2. Fondamentale, poi, è creare un sito o un blog che diventi il punto di riferimento per tutte le iniziative che riguardano San Miniato. Che raccolga tutte le associazioni e che sia continuamente aggiornato, in modo che, di settimana in settimana, chiunque sappia che cosa può aspettarsi andando fino a San Miniato. È fondamentale creare questa cosa, perché, prima di tutto, oggi come oggi, nessuno si muove più da casa se non ha fatto un piano per la giornata e, secondo, a maggior ragione, per un luogo come San Miniato, da cui non si passa se non ci si deve passare, avere una vetrina raggiungibile da chiunque in qualunque momento è la cosa più importante.

Queste riflessioni, unite a quelle di chiunque altro, dovrebbero portare alla stesura di un progetto globale. Io credo soltanto in un progetto globale per la ripresa di San Miniato. I tanti e vari spot che appaiono e scompaiono, purtroppo, non servono a niente.
Naturalmente questo è soltanto il mio modesto punto di vista. Spesso, ne sono consapevole, tendo a diventare troppo idealista, per cui chi legge spero che mi perdoni le sciocchezze più grosse.

Irene Campinoti

domenica 1 gennaio 2012

CON GLI OCCHI DEI SANMINIATESI


In questa pagina sono raccolte le impressioni, le idee e più in generale le riflessioni che i Sanminiatesi hanno elaborato sulla propria Città.
Sono elencate in ordine cronologico, dalla più recente. Chiunque può contribuire a questa pagina, scrivendo un commento ad uno dei post di questo blog, oppure inviando una e-mail all'indirizzo: 
consultadisanminiato@gmail.com


ANGELO FROSINI 28 giugno 2012
IRENE CAMPINOTI 28 giugno 2012
ALESSANDRO NICCOLI 21 giugno 2012
ANGELO FROSINI 18 giugno 2012
LORENA BENVENUTI 10 giugno 2012
ALESSANDRO NICCOLI 8 aprile 2012
IRENE CAMPINOTI 26 marzo 2012
ADOLESCENTE 1 marzo 2012