mercoledì 5 ottobre 2011

CONSULTA 5 ottobre 2011

Questa è la pagina dedicata alla consulta tenutasi il 5 ottobre 2011 presso la sala del bastione.

VERBALE SEDUTA n. 1
Avvertenza: non si tratta di un verbale "formale", ma più di una raccolta di quanto è emerso durante la seduta.

Chiunque lo desidera può esprimere opinioni, riflessioni e proposte attraverso la formula del commento. Anche se il blog prevede la formula del "commento anonimo", i commenti non firmati potranno essere cancellati.

103 commenti:

  1. messaggio originale 06 ottobre 2011 00:50

    riassumo, per me i punti sono:
    1. riattivare subito lo chalet, chi ha sbagliato paghi, e facciano quindi il possibile per riaprirlo a breve, per dare vita ai giardini, per servizi igienici che mancano, e per dare il benvenuto ai turisti.

    2. creare un organo di controllo del decoro di base, vedi fili pendenti di alimentazione elettrica temporanea, tende provvisorie fatiscenti e suppongo abusive in centro storico ( davanti la misericordia), loggia davanti il bar sport che va obbligato a gestirla con il dovuto decoro, è pubblica e un bene delle belle arti

    3. aiutare l'associazione vicoli carbonai a finire il loro progetto, pochi valido e di interesse turistico

    4. creare uno spazio coperto temporaneo per l'aggregazione dei giovani, tipo un palatartufo tutto l'anno, (se pensi che con le sponsorizzazioni del 2010 e di quest anno, era gia quasi pagato), va capito con l'amministrazione dove posizionarlo.

    5. creare i servizi igienici in piazza dante, se siamo bravi a farceli autorizzare non ci costano niente, farò in modo che rimangano quelli noleggiati per il palatartufo.

    6. capire la strategia del san miniatese: creare un circolo all'aperto dove giocare a carte senza consumare ?o creare le condizioni perchè un turista torni entusiasta a san miniato?

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  2. Riattivare l'Auditorium,dove poter fare teatro,rassegne cinematografiche e magari,portarci i bimbi le fredde domeniche d'inverno a vedere un cartone animato insieme alle famiglie.
    Bambini=Famiglie=Ritrovo=Gruppo.

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  3. Dopo l'incontro di ieri, dobbiamo pensare a formare subito dei gruppi di lavoro, che si misurino con argomenti che possiamo affrontare in un arco breve di tempo. A me interessa molto un gruppo che si occupi di spazi ed attività per i ragazzi.

    A proposito di questo: oggi alle 18 e 30 c'erano 14 bambini che giocavano a calcio nei giardini pubblici. D'altronde dove dovrebbero andare? Non c'é nessun altro spazio. Ovvio che lo stato dei giardini (già abbastanza in abbandono) non ne abbia giovamento.

    Urge trovare una soluzione.

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  4. Ottima l'idea di galasso di un "palatartufo per tutti i mesi invernali magari con diversi eventi da fare grazie a qualche sponsor e non messo e lasciato lì come piace fare all'amministrazione...io proporrei anche un evento tipo Mangiandando!!! ci vogliano feste e non i mercatini dell'antiquariato e biologico (se fatti come da 3 anni a questa parte) anche se i mercatini i giovani non gli attirano....buona notte a tutti....
    P.S. comunque lo chalet se non sbaglio devono demolirlo...

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  5. Innanzitutto grazie a tutti coloro che hanno voluto cominciare a lasciare su questa pagina le proprie riflessioni.
    Si ricorda che sarebbe buona cosa firmare gli interventi. Questa non vuole essere una cosa per scoraggiare i commenti, ma è da preferire affinché il dibattito sia limpido e rispettoso.
    Grazie

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  6. Riporto l'attenzione sulla necessità di ripopolare il centro storico.

    A mio parere, considerando che la macchina per varie ragioni è un mezzo al quale nessuno di noi può più rinunciare e considerando che i parcheggi riservati ai residenti sono del tutto insufficienti per la domanda che c'è in San Miniato, credo sia possibile proporre alla pisaparcheggi, di cambiare quanto stabilito nel project a suo tempo.

    Mi risulta che attualmente sia prevista la possibilità di acquistare un abbonamento per nucleo familiare dal costo di 60€/anno per i parcheggi con tariffa oraria da 0.50€/ora.

    Credo sia fattibile (e tutto sommato conveniente anche per pisaparcheggi) la vendita di abbonamenti per tutte le aree a pagamento del comune.

    Un abbonamento per ogni tipo di parcheggio (per le zone da 0.50€/ora e per le zone da 1€/ora) ad un costo tutto sommato ragionevole (200-300€/anno).

    Sono convinto che in questo modo si potrebbero incentivare le persone a tornare a vivere in centro, senza più l'assillo del posto auto.
    A conti fatti i residenti sono molti di più di quelli che dispongono di un posto auto.

    Credo inoltre che questo possa essere un incentivo ad abbassare le tariffe dei posti auto privati nel centro storico, che onestamente hanno raggiunto vette decisamente esose, in considerazione anche del fatto che per lo più sono al nero.

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  7. Piu’ che ripopolarsi, San Miniato capoluogo ha bisogno di riqualificarsi
    Il processo di riqualificazione del centro storico di San Miniato dovrebbe prevedere insieme al mantenimento di un legame stretto con la sua storia, la rivitalizzazione di luoghi ed occasioni dove i nuovi bisogni di socialità e di nuovi stili di vita, speriamo meno basati sul consumismo e l’apparenza, possano contribuire alla felicità del singolo ed alla coesione e tenuta democratica della nostra comunità.
    Il nostro agglomerato urbano è di fatto il centro storico di uno spazio territoriale piu’ ampio chiamato Comune. Ha una sua specificità.Quindi: sistema museale sempre aperto, chiese sempre aperte, decoro urbano, ZTL da Piazza del Fondo a Palazzo Grifoni ( compresa piazza del Popolo “liberata”) con permesso di accesso ai residenti ( multare giustamente chiunque lasci l’auto in divieto di sosta), rispetto degli orari di apertura e chiusura degli esercizi commerciali.Per i giovani sfruttare ed agevolare l’utilizzo di istituti di aggregazione come le societa’ sportive (Etrusca, AS San Miniato Basso, Folgore), le società musicali (Verdi e Angiolo Del Bravo) e i luoghi di socialità (Biblioteca Comunale, Movimento Shalom, Campo di Calcetto della Crocetta, Giardini Pubblici).
    E’ opportuno un maggiore coinvolgimento della popolazione migrante di San Miniato, valore aggiunto per tutti.
    Augurandovi buon lavoro, e ringarziandovi perche’ ci mettete la faccia una raccomandazione: vista la composizione della platea della prima seduta, attenzione a non farvi politicizzare come in senso opposto era la consulta Gozzini.

    Simone Baldi

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  8. Per prima cosa vorrei fare un in bocca al lupo al nuovo presidente, Mario mi raccomando non ti far strumentalizzare e lavora per il bene di San Miniato!!!!
    San Miniato ha tanti problemi ma che con la giusta volontà è possibile risolvere, forse quello più difficile è la situazione parcheggi, ho preso una multa giusto 2 gg. fa in piazzetta del circolo, e sinceramente pagare ogni giorno 1 o 2 euro mi inizia a rompere...ma non sono residente e non si tiene conto delle sistuazioni particolari.
    Una delle cose da fare è trovare un posto dove far giocare a pallone (calcio ecc.) le varie soluzioni trovate non hanno dato esito positivo e non riesco a capire il perchè...i giovani sono il futuro e San Miniato è rimasta troppo tempo legata al passato e agli anziani è ora di far posto ai giovani e guardare avanti.
    Lo chalet dovrebbe essere aperto tutto l'anno come anche il palatartufo...
    Donatella Olivo

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  9. Prima di esprimere idee propositive, che ce ne sono già molte, mi piacerebbe richiamare l'attenzione su altre realtà già molto avanti, da studiare come esempio, oltre che portare tutti noi ad una riflessione, con un po' di autocritica sul nostro ristretto concetto di ospitalità.
    Il seguente articolo su La repubblica del 2.3.10 parla della nuova e luminosa vita di borghi antichi: “I borghi medievali dell'ospitalità. Umbria, Marche, Toscana, Sardegna, Piemonte e Lazio. Paesi, villaggi medievali che si sono trasformati in splendide strutture alberghiere, dove consumare una vacanza a ritmo "slow". Di Laura Larcan. Altro bell'articolo pubblicato solo ieri (6.10.2011) su La Repubblica parla ancora di Borghi rilanciati per vivibilità, restauri, fiori, pace, cibo, ricettività che attraggono non solo turisti ma nuovi cittadini, artisti scrittori, ecc.
    Tuttavia questi articoli parlano di “Ospitalità”, concetto che a mio umile parere non ha mai fatto parte della cultura sanminiatese, e che dovremmo rivisitare, pur pensando ai vari progetti.
    Guardando altre realtà, notiamo che molte periferie d'Italia e d'Europa hanno avuto grandi e impensabili rilanci di vivibilità, grazie a interventi di architetti visionari.
    Quindi insieme ai piccoli interventi, da fare ai giardini (Chalet, bagni), oltre a più (almeno uno) centri di aggregazione per ragazzi e anziani (che sono la base della città, dell'incontro, dello scambio, e del passaggio di cultura tra generazioni - da noi è sparito -), abbonamenti per i parcheggi dei residenti, più marciapiedi e panchine, migliori cartelli indicatori della Francigena, corsi di musica e pittura, chiese aperte di pomeriggio, negozi alla domenica e in agosto (con incentivi). Solo uno di questi risultati darà comunque successo alla Consulta, alla faccia degli scettici. Occorrerebbe, ripensare alla città con un progetto (che se buono, viene finanziato dalla Regione -e lo sappiamo). Il tutto dovendo, come detto, fare un po' di silenziosa autocritica sull'ospitalità (chi pensa a fare un sorriso o un gioviale scambio di battute con un forestiero, come se fosse un suo concittadino? Chi pensa a sforzarsi di saper dare un'informazione in Inglese, su dove poter dormire, su quale Chiesa sia bella da vedere, o su dove indirizzare per fare una bella passeggiata sulla via francigena, o sull'origine di San Miniato (bastano poche parole, e il forestiero rimane più giorni, oltre alla soddisfazione dell'apertura al dialogo – Viceversa, in assenza di indicazioni, alcuni turisti che ho conosciuto, mi hanno riferito che in agosto, senza vedere neanche San Francesco, hanno fatto una passeggiata da San Miniato alla Scala (???) (non lo racconteranno ai loro amici!).
    Con sempre maggiori e semplici accorgimenti, invece, il turista si tratterrà di più, e racconterà e promuoverà il viaggio (DI UNA SETTIMANA A SAN MINIATO). Potranno così rientrare nuovi concittadini e turisti. Sembra ambizioso? Ma partendo passo passo dalle piccole cose, e lavorando contestualmente su un progetto più ampio, il tutto si potrà realizzare nell'arco di 5 anni.
    Poi, mi domando: se altri Borghi del centro Italia hanno realizzato questi progetti, noi non dovremmo farcela solo perchè c'è sempre qualcuno che rema contro e che ad arte la butta in polemica? O perchè altro? Le energie sono concentrate tutte sulla riuscita del Dramma? Oppure siamo incapaci? Comunque, non dimentichiamo che San Miniato molte riqualificazioni negli ultimi anni le ha fatte, pur senza aver ripensato a un vero salto di qualità. La parola agli architetti.

    Alessandro Niccoli

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  10. Secondo me la domenica la ztl dovrebbe essere da piazzetta del fondo a piazza Bonaparte e mettere i mercatini in piazza del Seminario e lungo la via che porta a piazza Bonaparte.
    Per far si che gli ambulanti vengano a San Miniato il comune dovrebbe incentivarli, magari non facendo pagare il suolo pubblico.
    Quando invece chiudiamo tutto san Miniato si dovrebbe imporre ai bar, ristoranti di mettere i tavoli fuori per creare punti di aggregazione.
    Nel centro di San Miniato dovrebbero essere più presenti i vigili urbani ma non per far le multe ma per agevolare il passaggio delle macchine nel centro e impedire che qualcuno si fermi in zone che possono causare caos per il traffico.
    Devono Dare informazioni ai turisti su cosa poter visitare e dove poter mangiare o dormire(magari imparando una lingua straniera).
    Il comune dovrebbe obbligare i proprietari dei fondi sfitti a pulire almeno la vetrina o la saracinesca è indecente vedere davanti il cantini il locale dove prima c'era il parrucchiere.
    Per migliorare San Miniato dobbiamo coinvolgera la Crsm fondazione che potrebbe finanziare dei progetti validi per rivalorizzare il paese.
    Gli ambulatori devono essere spostati in dei locali privi di scale perchè per un anziano quelli attuali creano problemi una soluzione potrebbe essere quella di metterli dove prima c'era l'ufficio anagrafe.
    L'ultima cosa; invece di quelle antenne che hanno installato in rocca per il wifi di Toscocom (o qualcosa del genere) non potevano mettere dei ripetitori per migliorare la qualità del segnale della TV???

    Buon week end a tutti

    Massimo

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  11. La zona a traffico limitato è importante, per il turismo, per un maggiore sicurezza dei pedoni e soprattutto per i sanmminiatesi e i turisti che si potranno godere un particolarissimo centro storico , carico di cultura, di arte e di storia. Bisogna solo abituarsi all'idea, ma è necessario
    Lo scopo finale sarà un centro antico a misura d'uomo con la possibilità di usufruire di servizi navetta e parcheggi appropriati (cencione, piazzale, finanza), creando nuove opportunità di sviluppo economico per chi deciderà di partecipare.
    Liberta' e' partecipazione

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  12. San Miniatoè un centro ricco di storia e di tradizione.
    Le sue vie, le piazze, i corsi raccontano non soltanto il passato, ma anche il presente di una città bella e questa bellezza appartiene a tutti i cittadini che ne sono i principali fruitori e, allo stesso tempo, responsabili.
    E’ da qualche tempo che il degrado e la sporcizia in alcuni angoli della città risulta superiore alla normale tolleranza.
    La nostra amministrazione deve avviare una vera campagna di sensibilizzazione, non solo annunciata, riguardo il decoro urbano. Limitarsi alla mera propaganda rischia di fare soltanto del male alla nostra città, senza fornire servizi di rilievo.
    Il comportamento civile in societa' nasce e si mantiene attraverso una comune coscienza, coscienza consapevole dei propri diritti e dei mpropri doveri.

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  13. Non sono sanminiatese di nascita, ci abito solo da 17/18 anni... quindi non ho ricordi di come era e non "soffro" di campanilismi.
    Fatta questa premessa, dirò una cosa che molto probabilmente farà male a molti.
    Per l'attività che svolgo giro in su ein giù per l'Italia settimanalmente. Mi capita di visitare cittadine e borghi che hanno un decimo di San Miniato ma lo sanno valorizzare molto meglio. Il problema e nelle teste. Se non si cambia il pensiero ogni iniziativa svolta a migliorare sarà abortita.
    Accoglienza, qualità e decoro, dovrebbero essere le basi sulle quali lavorare.
    Promozione e servizi gli strumenti, arte e cultura (che non è ne la luna è azzurra o il dramma) le armi.

    Roberto Milani
    robe.mila@libero.it

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  14. Cronaca di un pomeriggio a San Mniato domenica 9 ottobre

    Sono uscita con mio figlio nel pomeriggio per una passeggiata. In centro c'erano parecchie persone, forse anche per la messa a San Domenico, seguita da processione. La maggior parte dei negozi era chiusa. Traffico chiuso; in piazza del popolo tre banchi di artigiani; una folata di vento fa vorticare a lungo fogliacci e sacchetti per la piazza. Nessuno prova neppure a raccoglierli. Desolante.
    Vento e un po' freddo; andiamo a fare una passeggiata nei vicoli carbonai, così approfitto per annaffiare le buganville e il gelsomino piantati da poco. I vicoli sono in ordine e puliti, c'é il sole e si può stare in maglietta. Peccato che ci vadano poche persone. Stamattina è stata quasi completamente sostituita la vecchia staccionata (quella traballante messa anni fa) sotto la misericordia, ed è stato sfalciato il tratto che da sotto il Seminario va verso Gargozzi. L'obiettivo è terminare anche questo tratto prima della Festa del tartufo.

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  15. Credo che il compito della Consulta sia semplicemente quello di coordinare l'attività delle associazioni quindi non penso si debbano affrontare, in questa sede, questioni tanto profonde e delicate come quelle che leggo nei commenti precedenti.
    Pertanto, pur condividendo quasi tutte le opinioni espresse, ritengo si debbano concentrare le risorse economiche (poche) ed umane (tante... quante?) nelle "piccole cose", come ha giustamente predicato il buon Mario Desideri.
    Durante il primo incontro mi son piaciute, in questo senso, le seguenti idee:
    1) La passeggiata ricognitiva: utilissima iniziativa da programmare quanto prima per capire SUL CAMPO quali sono gli interventi subito fattibili con la buona volontà di tutti e quali da attivare mediante valutazione di preventivi di spesa, accorate richieste al comune, ecc.
    2) Creare spazi per ragazzi: è indiscutibile che IL FUTURO di San Miniato sia nelle mani delle nuove generazioni, pertanto è vitale dare la priorità alla creazione di spazi dove i bambini e i ragazzi imparino ad amare il sentirsi sanminiatesi. Per fare questo la buona volontà forse non è sufficiente... abbiamo bisogno di un operoso gruppo di lavoro costituito dalle associazioni sportive e sensibilizzare le istituzioni, sia sacre che profane!
    3) Attivare collegamento con le frazioni: è un argomento stranamente fastidioso per la mentalità conservatrice dei sanminiatesi ma credo sia importante RITROVARE LA STRADA che riconnetta San Miniato col Resto del Mondo. L'iniziativa dei Moti Carbonari ha creato un utile precedente: creare una viabilità pedonale e ciclabile con San Miniato Basso e La Scala non è un'utopia.
    4) Riaprire case e fondi chiusi durante gli eventi: altra iniziativa di semplice realizzazione della quale si possono e si deve/devono occupare la/le associazione/i dei commercianti. Fondamentale sarà il ruolo della consulta nel coordinarla/e.
    5) Produrre cultura: chi ha lanciato questa idea ha poi continuato dicendo che si devono riportare le scuole a San Miniato. Questo va oltre le competenze della Consulta ma credo che un buon lavoro di coordinamento delle tante associazioni culturali (e i gruppi spontanei!) possa essere utile per estendere la sensibilità del patrimonio culturale a tutti i cittadini e non solo agli addetti ai lavori.

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  16. Mi permetto di replicare a quanto sopra detto da Guardini, senza polemica, ma in modo costruttivo. Non mi sembra siano state dette cose fuorvianti, anzi, sono uscite ottime idee (leggetele e valutatele). Esiste un regolamento che le persone si possono leggere. Del resto il post viene pubblicato se ritenuto utile decente e in tema. Tutti i cittadini hanno diritto (e dovere) di esprimere la loro opinione, senza dover incutere loro remore di sorta. E ogni opinione è utile; poi in sede di consulta si potrà stringere, questo non è altro che un blog. Certo le piccole cose sono importanti e già sono state espresse. Mario ha anche detto che se una cosa non va occorre farsi sentire, e la consulta a che serve? Non si può dire che sarebbe utile che un vigile dovrebbe essere in grado di saper dare un'informazione in Inglese, o che occorre un rilancio di ampio respiro con l'apporto di amici architetti di San Miniato e non? Poi valuteremo, vedremo dove si arriva.
    Certo la sfida è grossa e tutti dobbiamo concentrarci. Provate a pensare che la crisi del mondo di oggi è epica, San Miniato si è fatta sorpassare da altri piccoli centri, con meno doti, ma più inventiva. Allora, la questione è una sfida oggi vitale (il centro si spopola). Come in un campionato, dove anche i non addetti passano i weekend a discutere di tattiche, e qui non dovremmo farlo? Anzi, va bene lo svago, ma l'idea è che San Miniato ormai non è prima in classifica..., quindi via al dibattito e alle idee, all'impegno e ai fatti. Poi magari... un pò di calcio (giocato). Ma dobbiamo metterci in testa che San Miniato si gioca con quest'opportunità l'ultima carta... e se non ora quando? Nel centro di aggregazione si parla di tutto, e in mancanza di un reale centro di aggregazione, questo blog per ora è il primo centro di aggregazione (se no, dov'è? Anzi, arrivati a questo punto, direi che è il primo obiettivo). Per prepararmi a un campionato affronto 1000 accorgimenti e strategie, valuto tutto... alimentazione, tattiche, svaghi, ore di riposo, risorse, le TV spingono i cittadini a impegnare le loro energie mentali in questo (ala destra si, ala sinistra no, 3-4-3, 4-4-2), cosa che di fatto premia solo le TV e i suoi addetti. Pertanto invito ad ascoltare di più i propri bisogni, valutare di più la realtà locale e la sua sfida, l'unica che conta (per noi). Certo forse non ho parlato di cose concrete e tangibili, come per es.: "vorrei un albero permanente in piazza del popolo, o, vorrei il pozzo, com'era una volta", ma mi sembra (almeno per la mia modesta e personale opinione) che occorra ridefinire ideali..., tutti possono, anzi, devono parlare, ogni più semplice opinione può essere un grande spunto, occorre fare gruppo, squadra, collaborare. Se non ora...quando
    Alessandro Niccoli

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  17. Bravo Niccoli, condivido cio' che hai affermato.
    "Il problema e nelle teste. Se non si cambia il pensiero ogni iniziativa svolta a migliorare sarà abortita".
    Liberta' e' partecipazione

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  18. Non si può fare TUTTO, TUTTI e TUTTO INSIEME.........
    Vanno stabilite le priorità degli interventi una volta individuati.
    Perché ai Commercianti interessa il turista, la viabilità, la via Francigena e non gliene pò fregà di meno dei punti di aggregazione e di un "polo sportivo" per i bambini ed i ragazzi.
    Viceversa per le famiglie.

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  19. Si prega di non commentare in forma anonima.
    Se scegliete il profilo "anonimo" abbiate premura di firmarvi in fondo al commento.
    Questo perché il dibattito rimanga limpido e nel massimo rispetto di tutti. Grazie

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  20. Riguardo ad uno dei commenti precedenti: io non credo che gli spazi di aggregazione non interessino ai commercianti. Spazi maggiormente vissuti significano più persone anche per i commercianti.


    A proposito degli spazi per i ragazzi vi invito a leggere quanto trovate in questo link.

    http://www.regione.toscana.it/regione/export/RT/sito-RT/Contenuti/sezioni/sociale/infanzia/visualizza_asset.html_1350449255.html

    Risale a sue anni fa; si tratta di fondi per, come dice il testo, riorganizzare le città toscane, inclusi i centri storici per le esigenze dei bambini.

    Il comune ha presentato dei progetti? I finanziamenti sono ancora aperti?
    C'é la volontà di presentare progetti?

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  21. Qualcosa forse c'è ancora... ma per partecipare bisogna avere le idee chiare.
    http://www.regione.toscana.it/creo/piuss/index.html

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  22. Sono pienamente d'accordo con quello che ha scritto Francesca. Ds commerciante (anche se la mia è più un attività di servizi) vi posso assicurare che interessa si' la viabilità, il turista (?)etc. ma gli interessano e anche parecchio i punti di aggregazione e tutto quello che puo' comunque portare "movimento" a San Miniato!
    I turisti non spendomo molto (anche da pareri di altri commercianti) e quindi prima di tutto, secondo me, bisogna diventare un "bel posto" per i TURISTI "LOCALI" (perchè agli empolesi, santacrocesi etc San Miniato, piace) creando attrattive culturali, storiche, gostronomiche etc.. Allora sì che poi anche il Turista "estero" ci verrà volentieri e troverà qualcosa...

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  23. ma siamo sicuri che tutti i commercianti hanno voglia di darsi da fare?? secondo me si contano sulle dita di una mano quelli che vogliano veramente fare qualcosa per San Miniato

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  24. Ritengo positivo l inizio della Consulta Presediata da Desideri con umiltà , ha saputo coinvolgere molti giovani e tutti noi abbiamo il dovere di sostenerlo proponendo condividendo e se occorre criticando costruttivamente per quanto serve x rilanciare tutti insieme la nostra Città cercando di dargli la dignità che merita !
    Lo ringrazio della condivisione della passeggiata x tutta la città !

    Pietro Vanni

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  25. A proposito di arredi urbani, su Gonews di oggi notizie che riguardano l'esito di bando regionale per contributi agli Enti Pubblici per arredi urbani..

    Dei 62 comuni Toscani "vincenti" sono citati solo 5 comuni dell'Empolese Valdelsa, ma il nostro?

    Ha partecipato e poi non è entrato in graduatoria oppure ha mancato questo interessante appuntamento?

    Se così fosse, in entrambi i casi credo sia necessario "esortare" il Comune a fare meglio.

    Il link alla notizia:

    http://www.gonews.it/articolo_103425_Cinque-Comuni-ottengono-soldi-dalla-Regione-realizzare-arredi-urbani.html

    Caterina Di Biase

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  26. a mio modesto parere il comune deve chiarire la questione pisa parcheggi perchè non può pagare 60000 € per la manutenzione dell'ascensore e pisa parcheggi lascia in uno stato di degrado più assoluto il BASTIONE.
    SCANDALOSO!!! IL comune si deve far rispettare....

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  27. grazie per aver fatto questo sito io l'altra sera non sono potuto venire ma grazie a questo sito sono al corrente.
    volevo dire un paio di cose

    ma davvero c'è chi vuole fare una passeggiata? Sanminiatesi ma dove state di casa? Non conoscete più nemmeno il posto dove state di casa?

    e poi è vero l'ascensore non si può vedere il comune deve farsi rispettare non si può passare da bischeri in questo modo. tra un pò cè il tartufo bello il bastione tutto sudicio e con quel puzzo di piscio nell'ascensore.

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  28. In riferimento al bastione sono in pieno accordo con i commenti precedenti al mio, ma perchè una sistematina al pendio del parcheggio dove prima c'erano piante di lavanda e rosmarino non vi sembra necessaria?? Chiara Benvenuti

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  29. la passeggiata secondo me è importante farla ma non per vedere lo stato di degrado di San Miniato che ormai è a livelli clamorosi.
    ma per vedere Tutti i Sanminiatesi che si ritrovano e vanno a fare una bella passeggiata nel paese dove vivono e per far gruppo un GRUPPO UNITO che prova a risvegliare SAN MINIATO

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  30. Oggi la notizia non reperibile ieri.. il nostro Comune ha poi partecipato al bando arredi urbani "green"..
    http://rassegnastampa.comune.san-miniato.pi.it/orazioweb/List.aspx?Date=Today
    Caterina Di Biase

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  31. Visto che la città medievale, dagli storici lustri, di San Miniato, è abbandonata dai suoi cittadini, che vorrebbero, sì, passeggiare.
    Visto che asfalto e auto sfreccianti la fanno da padrona, propongo: "un bel semaforo dallo Stop posto accanto al nuovo "Rosso Antico" (di fronte a Baldo) e un altro bel semaforo in fondo alla discesa dell'Anunziata (la fila che si crea al semaforo di spazio ne ha, e la pazienza di aspettar 3 minuti male non fa, di fronte al benessere dei pedoni / cittadini), rendendo ad unico senso di circolazione Via IV Novembre e rendendo omaggio al Carducci (via Carducci), con due bei marciapiedi in pietra a sinistra e a destra. Oppure, ma irritando il pacato popolo di Borgo Novo, senso unico in tal Borgo e in Via Guicciardini. Del resto, vi sembra un disvalore dare un marciapiede a Storiche e importanti vie come queste, ai cittadini e ai turisti? Come mai nessuno si sofferma a San Miniato più di un giorno? Pensate sia gradevole passeggiar in mezzo alla strada?
    A.N.

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  32. Bravo A.N., condivido cio' che hai affermato.
    "Il problema e nelle teste. Se non si cambia il pensiero ogni iniziativa svolta a migliorare sarà abortita".
    Aveva ragione la Tognetti,il senso unico nei giorni feriali in via IV Novembre è il minimo che si possa fare nell'immediato, costo zero.
    L'obiettivo finale deve essere la pedonalizzazione da piazzetta del fondo a piazza grifoni, piazza del popolo ovviamente inclusa.

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  33. Perche' non convocare la consulta di novembre al Palatartufo?

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  34. Le associazioni "Moti Carbonari ritrovare la strada", "Architettura e territorio Lanfranco Benvenuti" ed il gruppo SMARTARC si propongono di organizzare nei locali dell'ex frantoio, da tempo richiesti, nel periodo del tartufo, una mostra sui progetti e gli interventi pubblici, fatti dagli enti, dal dopogerra ad oggi, pensando con questo di dare un contributo sulla conoscenza della trasformazione della città.

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  35. Lo chalet sempre chiuso in questo ottobre non piovoso è veramente triste. Ma il contratto di gestione cosa prevede? Possibile che possano star chiusi come e quando vogliono?

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  36. Lodevole idea questa del blog!Bravi!
    Spero che questa iniziativa sia e rimanga veramente libera e autonoma senza piegarsi alla logica tutta sanminiatese di inzerbinarsi alla politica.
    Per quanto riguarda i problemi di San Miniato come unica soluzione infatti per come la vedo io ci sarebbe solo quella di fare "un pari" di tutti quei politicucci improvvisati e raccomandati comprese le tante sanguisughe e lecchini che gli fan da contorno.
    Qualcuno ha mai pensato ad immaginare cosa mai succederebbe qualora mai alle Comunali una volta tanto ci fosse un radicale cambiamento?!
    Da essere riconosciuti come privilegiati avete fatto una bella fine si...
    E mi tornano a mente anche le parole che mi disse uno proprio del centro storico quando mi disse che il primo male di San Miniato sono proprio in primis tanti sanminiatesi.

    L.B.

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  37. Per quanto riguarda la proposta di A.N. io credo che fatta così sia inapplicabile e spiego perchè: macchine in sosta ad aspettare il proprio turno creano file, file di macchine accese che emettono gas di scarico e rendono le passeggiate di abitanti e turisti un martirio, visto che sarà impossibile anche soffermarsi ad osservare qualcosa o a parlare con un conoscente per strada. inoltre, questo creerebbe danni anche alle facciate dei bei palazzi del nostro paese.
    Se si decide di chiudere al traffico è un conto (ma secondo me per come stanno attualmente le cose è impossibile in quanto mancano le strutture adatte a farlo, come i parcheggi e le vie alternative), altrimenti deve rimanere così com'è...

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  38. Io la prossima consulta invece la farei al circolo!!!!

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  39. Io invece per la prossima consulta propongo il Circolo "Le Colline", cosi' coinvogiamo i nostri concittadini esposti a ovest; la vota dopo convocherei la riunione presso la Sal Migliorati, per i nostri amati concittadini esposti a sud. E cosi' via, consulta itinerante, pacatamente e democraticamente.

    francescoraggio@email.it

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  40. I nostri vecchi, dagli anni '50 ai '70, dalla povertà hanno portato l'Italia, con fatica, lavoro e amore, a una rivoluzione industriale paurosa, mentre l'inghilterra ne ha impiegato 2 secoli.
    Oggi noto diffidenza del diverso, apatia, si lasciano i lavori umili (che umili non sono) agli stranieri, e abbandoniamo le tradizioni artigianali, c'è indifferenza e qualunquismo.
    Questa è la strada per il dritto ritorno alla povertà! Intanto nei comunio del Veneto, data la crisi economica, al gente è unita, si rimbocca le maniche e fa lavoretti per il Comune (un pò con i moti è partito anche qua). Ma invece, oggi ci riempiamo la bocca di Hi-teck, hi-phone, smart-phone, pc, slow food, per riempire,si, le tasche di pochi, impoverendo spirito e trasche della gente e del tessuto commerciale di base.
    Sono le teste di tutti noi che non mutano, e le istituzioni, come sappiamo non fanno nulla (ma non ci nascondiamo dietro un dito, le istituzioni siamo noi), e ora occorre urlare, dare una sveglia a chi abbiamo eletto, e che paghiamo bene.
    Ma le vecchie e sane sagre del ragù dove, lo scopo non era fare business, ma quello di stare insieme, e dove ognuno alla sera portava a casa il lesso? Da ragazzino, uscivo di casa alle 7, andavo in piazza del Seminario o a S.Francesco e trovavo la sagretta (era uno spasso), gente allegra, "il liscio", cenavo a crostini e polenta al ragù (ne vacevo fuori una ventina), e trovavo i nostri vecchi che davano esempio di allegria, fiducia, luminosità (anch'io, rincasavo alle 10-mezzanotte e avevo portato a casa il lesso e tanta gioia, con 550 £ire in meno; perchè? Se non altro, oggi lo posso raccontare). Dove sono oggi queste sagrette, semplici e continuative, dove ci incontriamo, dove si parla? Oggi le sagre sono business, se ci vai, dopo 2 ore di fila ti spellano vivo, se ci va un bambino da solo, che trova? Una festa di allegria e compaesani? Sagre (organizzatori)che si sostituiscono ai ristoratori (agli stessi prezzi) che invece lavorano tutto l'anno con spese e controlli Asl.
    Possibile che si debba solo concepire un carciofo o un pomodoro lucido slow? Esposto in vetrina a doppio prezzo? Che è meglio di un carciofo di 'ampagna? Per mangiare una sana zuppa di cavolo mi devo iscrivere a un'associazione filosofica slow? Ma da dove veniamo? Da Marte? Proporrei piccole sagre di consulta, dove ognuno porta, chi un pentolone di zuppa, chi il vino, chi i baccelli, chi la pappa al momodoro e uno stand dove fare 10 kg di pasta con un buon ragù -traffico chiuso e piazza del Popolo apparecchiata, o al Seminario, col benestare di chi "ora" per il popolo - (prezzo politico 5 Euro per le spese).
    Gente, Parlate!!! Un abbiate paura delle critiche, il mondo è andato avanti... SVEGLIAAA !!!
    AN

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  41. POLLICE ON/OFF
    Giusto, condivido quanto sopra.
    Propongo la sagra per i cittadini che si chiamerà: "TARTUFALTRO", durante i weekend del tartufo.
    Urgente: Chiedere al Comune, nei weekend del tartufo di dare a disposizione della cittadinanza una piazza (per es. S.Francesco, O PERCHè NO CHIEDERE AL CONVENTO IL PARCHEGGINO), ove installare un gazebino di circa 100 mq. per far stare insieme i Sanminiatesi tra profumi e allegria. Chi ha le capacità organizzative, e dice di voler fare, dovrebbe prendersi l'incombente di noleggiare il gazebo, e una cucina mobile (naturalmente, qui non c'è utile); altri volontari, dovranno proporsi per cucinare in casa o nel gazebo. Il prezzo politico, date le spese del gazebo potrà salire a 10 €uro, e la differenza la dovrebbe versare il Comune o San Miniato PRomozione, o qualche volontario finanziatore, cittadino benemerito, CHE SARA' ACCLAMATO E APPLAUDITO DA TUTTI.

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  42. Voglio innanzitutto augurare un “in bocca al lupo” a Mario per questo impegno che si e’ preso che non sara’ privo di difficolta’ , e da quanto emerso fin dalla prima riunione gli argomenti ed i problemi da affrontare saranno molti e complessi.
    Mi e’ sembrato di capire fin dalla prima serata che le cose che non vanno a San Miniato sono sotto la vista di tutti e ,chi prima , chi dopo, con i vari interventi che si sono succeduti da parte dei partecipanti, sono stati portati in discussione tutte quelle magagne che ogni cittadino con i propri occhi vede quotidianamente, altre non sono emerse durante la serata.
    Chi di noi non vede lo stato pietoso degli asfalti ( uno per tutti … Piazza del Popolo ….) le strade in pietra che sono state rifatte non moltissimi anni fa’ e che si sbriciolano come zucchero, ( una per tutte…la salita della Misericordia , provate a farla con un motorino ) chi non vede quella miriade di fili e tubi di tutti i colori che attraversano le varie facciate delle abitazioni , i molteplici lampioni dell’illuminazione pubblica che in molti casi assomigliano alla torre di Pisa e quelle strade dove ancora non ci sono ( vedi la strada che dal poggio porta ai Carabinieri , completamente al buio ) i cassonetti della spazzatura buttati lì come capita anche in zone dove intralciano il traffico ( uno per tutti quello di fronte all’ascensore del bastione, uno messo dentro quella buca del ciglione ex distributore l’altro sulla strada, ma perché non allargare la buca e metterci anche quello che rimane sui parcheggi ? ) chi non vede lo stato pietoso in cui versano gli archi delle varie vie cittadine ( uno per tutti quello delle ex carceri di San Martino , provate ad alzare gli occhi quando ci passate … i mattoni sono color nero petrolio il colore del faccia vista si puo’ solo immaginare e cosi tutti gli altri , mai fatta una sabbiatura o manutenzione ) la strada in pietra alle ex carceri ( ma perché viene messa una mestolata di catrame ogni qual volta salta una pietra storica ? basterebbe ricementare la pietra ) ma questi lavori li fanno di loro iniziativa gli stradini o vengono ordinati dall’alto ? Le pietre storiche sono finite nei vari giardini dei privati, lo sappiamo tutti, vero????!!!!

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  43. tutti vediamo l’erba che cresce dappertutto, vedi il ciglione di Corso Garibaldi , le scale storiche, i marciapiedi, sui muri cittadini, lungo la via che porta al parcheggio di Cencione è piu’ alta dei cipressi e copre parte della carreggiata e dove dovrebbe esserci ( nei vari giardini pubblici) o è secca o nella maggior parte dei casi è proprio assente , le siepi che sono diventate dei cespugli o un accozzaglia di verde , lo chalet che dovrebbe diventare punto di aggregazione anche per i meno giovani che si limita invece a punto di ritrovo il martedi’ sera per i giovanissimi , l’ascensore del bastione ….. struttura tanto voluta e tanto dibattuta , che versa in uno stato di abbandono e sporcizia da non saper dove mettere le mani e lo sguardo ( primo punto di impatto per chi parcheggia per salire al colle) una volta , all’inaugurazione, esisteva anche una stradina laterale con accesso a meta’ bastione , ora per chi la vuole usare si consiglia di farsi largo con un macete , la staccionata di legno lungo la strada che va’ al parcheggio è gia semi caduta e nessuno pensa a ripristinarla, i campetti da gioco per chi vuole tirare due pedate ad un pallone non esistono più , vi ricordo una volta c’era San Francesco, quello del Seminario , La Casa Verde e quello della Nunziatina , punti di aggregazione per bambini quasi inesistenti , punti di aggregazione e studio per musica e teatro ….cercasi….( e pensare che ci sono piu’ fondi vuoti che abitanti ) questo succede nella citta del teatro così chiamano San Miniato , tanto basta una settimana di Dramma Popolare ….. , i loggiati di San Domenico che nella parte inferiore sono indecenti quando invece potrebbero ospitare giochi e panchine per i piu’ e meno giovani e nella parte superiore che, una volta ultimati i lavori di restauro, non possono piu’ ospitare i vari mercatini perche’, almeno così si dice, non sono a norma con l’altezza del parapetto , ma se così fosse basterebbe così poco per sistemarlo (una ringhiera in ferro battuto)e farvi ritornare i vari mercatini che se costretti a stare all’acqua e al vento nei mesi invernali non so’ quanto dureranno , infatti ogni domenica sono sempre meno .

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  44. Dei parchimetri evito di parlarne , dico solo che esiste in ogni paese che il primo quarto d’ora è gratis per consentire la sosta a coloro che devono andare in farmacia o per un caffe’o per una commessa veloce, da noi no !!!! ma sui parcheggi il discorso sarebbe lungo ……. Basti pensare che i vigilini hanno una base di stipendio fisso e l’altra variabile , si alzano lo stipendio se fanno piu’ multe ecco perché scrivono appena scade il biglietto del parchimetro , mentre si tutela chi parcheggia in mezzo alla strada ( siete mai riusciti a fare la curva delle carceri senza trovare una macchina nel mezzo ?? chi dà più fastidio al traffico, una macchina parcheggiata in curva o una dentro i parcheggi ma con il parchimetro scaduto???), adesso si avvicina la stagione delle piogge e le strade diventeranno fiumi in piena perché, ci scommetto, che le fogne sono tutte intasate e se non chiamiamo noi, (l’ho gia’ fatto in passato ) nessuno dell’amministrazione comunale o la stessa polizia municipale lo farà , ci passano , vedono ma non fanno nulla , sembra che non sia compito loro far stasare le fogne ( mi viene in mente Via Cesare Battisti, diventa un torrente in piena ).
    Dopo tutto questo voglio aggiungere che da anni mi batto in Comune o negli uffici competenti per migliorare qualcosa,( non mi possono più vedere da tanto che brontolo), da solo , in silenzio , e qualcosa ho ottenuto, piccole cose, ma se vogliamo ottenere qualcosa di più dobbiamo lottare uniti, creando gruppi dove ognuno ha il proprio obiettivo e tartassare di telefonate email e lettere coloro che possono far sì che la situazione migliori , non tutto e subito ma a piccoli passi , da soli non muoveremo una foglia, uniti possiamo ottenere tanto ma lasciamo da parte gli interessi personali o di una singola organizzazione . Inoltre usiamo il numero verde del Comune che esiste da tanti anni per segnalare le disfunzioni , tante telefonate per la stessa causa non passeranno inosservate , facciamo diventare questo numero verde …rosso da quante volte trilla il telefono , ed in più voglio informarvi che il responsabile della provincia di Pisa per la zona di San Miniato è un nostro concittadino……mi sono rivolto a lui in passato per alcune migliorie sulle strade provinciali e devo dire che quando ha potuto mi ha ascoltato … sfruttiamolo visto che le strade che salgono a San Miniato sono tutte Provinciali .

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  45. Va’ detto ad onor del vero che in alcuni casi “ci facciamo male da soli” porto un esempio su tutti , ma possibile che la piazza centrale debba avere una facciata come quella del palazzo, per capirsi, del Bar Cantini ? uscendo o transitando dal Bar Cantini quantomeno si rischia di prendere un calcinaccio in testa , o quel tetto pieno di sudicio a lato del Bar Sport ?.
    A mio modesto parere dovessi decidere io su quale lavoro vorrei venisse effettuato prima degli altri, indicherei l’asfaltatura di Piazza San Domenico , è la piazza del centro , il biglietto da visita per tutti coloro che arrivano a San Miniato che siano turisti, cittadini o abitanti del comprensorio , ed è possibile vederla in quello stato di degrado? Davanti alla Farmacia Cheli 10 toppe diverse di asfalto , i sampietrini che furono messi non un secolo fa’ ma molto più recentemente che ogni volta che vengono rimossi per qualche motivo vengono sostituiti con due mestolate di catrame che formano delle toppe orrende , ( ma si possono riusare i sampietrini ogni volta che vengono tolti?).
    E il Viale della rimembranza …. Una toppa di asfalto sopra l’altra per finire in Piazza Duomo dove ci aspetta un polverone come su un cantiere edile e dove la ghiaia è stata buttata anche sul monumento ai caduti ….ma tanto anche quello serve da appoggio ai motorini e parcheggio per le auto , e là’ dove stanno gli alberi un parcheggio selvaggio dove una volta sorgeva un giardino, vergogna !!!!!!!!!!!!!
    Lavoriamo uniti per il bene Comune .
    Pietro condivido la tua proposta di fare due passi per le vie cittadine.
    Giovanni Brotini

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  46. Bella iniziativa sabato alla biblioteca comunale,le favole lette per i bambini hanno creato un miniritrovo per genitori. La merenda poi offerta dal Bar Cantini. Piccole cose direte,pero'c'erano tanti bimbi e tanti genitori.
    Peccato poi che all'uscita dalla biblioteca,vedere San Miniato di sabato pomeriggio alle 18,30 sia davvero deprimente. Abbiamo fatto una passeggiata da Palazzo Grifoni al Piazzale...parrucchiere che chiudono,risoranti che rimandano l'apertura,nota ferramenta chiusa,chioschi al buio...è dura spiegare a chi è bambino che 20 anni prima,a quell'ora,in quel giorno San Miniato era VIVA.

    Danilo Canu

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  47. Ho letto oggi della gara di cuochi che han fatto ieri e non capendone prima di tutto l'utilità e il fine per molteplici motivi, mi chiedo..ma chi ha pagato li?Il Comune?San Miniato Promozione?SloFud o come si scrive?Ha offerto tutto il Gabbanini e il Gozzini?O anche questa volta voglion dare a d'intender "tutto gratis"?!
    Che senso ha avuto poi fare un'iniziativa cosi ad un mese dalla Festa del Tartufo poi davvero non capisco.
    Peccato che non avremo mai risposta a nessuna domanda come da loro abitudine!
    Siamo amministrati da personaggi incompetenti e questo è il primo problema dei tanti problemi di San Miniato!

    Uno da parte di là

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  48. WWW.TERRITORIOTEATRO.IT

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  49. Programma manifestazioni e mostre per il tartufo.
    Qualcuno vuol collaborare?

    SAN MINIATO
    4 GRUPPI SI PRESENTANO
    ARCHITETTURA E TERRITORIO
    BUCCIANO FOTODIARIO FESTIVAL
    MOTI CARBONARI
    SMARTARC

    Luogo: rampa di San Domenico

    MARESCO MARTINI UN PERCORSO INTORNO A SAN MINIATO

    Luogo: vicolo verso il frantoio

    PER IL PERCORSO STORICO PEDONALE E CICLABILE
    PANCOLE . SANT’ANGELO . SCAVI DI SAN GENESIO

    Luogo: vicolo verso il frantoio

    SAN MINIATO
    IMMAGINI DELLA CITTA’ E DEL TERRITORIO

    BUCCIANO FOTODIARIO FESTIVAL

    CENTRO STORICO
    PROGETTI E LAVORI DAL DOPOGUERRA AD OGGI

    ARCHITETTURA E TERRITORIO
    MOTI CARBONARI
    SMARTARC


    MOSTRA IN CORSO D’OPERA

    Luogo: il frantoio

    per i gruppi A. Braschi

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  50. L'intento della mostra centro storico: progetti e lavori dal dopoguerra ad oggi, è quello di documentare l'evoluzione della città, mostrando anche, decennio per decennio, il variare della presenza delle strutture pubbliche presenti.

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  51. Salve, io vorrei permettermi di esprimere alcune considerazioni di carattere generale che potrei sintetizzare così..a mio avviso finchè San Miniato rimarrà in Provincia di Pisa avrà purtroppo poche possibilità di entrare nei circuiti turistici importanti..ne è una prova evidente quel penoso servizio di "linea verde" che è stato mandato in onda la passata stagione in cui San Miniato veniva presentato insieme a sconosciute località della provincia di Pisa ed in cui si vedevano persone che rotolavano dei barili in una Piazza bella e antica come quella del "seminario"......e inoltre non penso che il turismo possa essere incrementato togliendo il servizio di bus la domenica..e potrei citarne ancora.. ritengo che San Miniato meriti di essere rispettato e valorizzato prima di tutto per la sua storia e la sua ricchezza artistica e paesaggistica e credo che se fosse proposto e fatto conoscere in un modo più appropriato San Miniato avrebbe tutte le potenzialità per poter essere annoverato tra le più caratteristiche località della toscana...un saluto affettuoso a tutti.
    Alessandro Scorzoso

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  52. Segnalo questo articolo interessante, pubblicato sul gruppo Facebook di Moti Carbonari Ritrovare la Strada.

    http://www.facebook.com/photo.php?fbid=2364352999967&set=o.158370757536472&type=1&theater

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  53. Vedo con soddisfazione che non mancano le idee per cercare di far decollare il sistema san miniato, quello che manca e’ metterle in pratica , perche’ si fa’ alla svelta a dire il comune deve fare , i commercianti dovrebbero comportarsi , i cittadini dovrebbero sopportare, pero’ e’ anche vero che ci vuole qualcuno che riesca a mettere in pratica tutti questi discorsi , Mario sicuramente e’ la persona giusta , per portare fuori la nostra citta’ dall’immobilismo e le immancabili polemiche che sempre hanno accompagnato il nostro territorio (specialmente ultimamente), quindi lasciamolo lavorare e seguiamolo nel mettere in pratica le sue idee , io come coordinatore DELLA CONSULTA DELLO SPORT , metto a disposizione tutte le nostre associazioni sportive , le quali con i suoi dirigenti sono disposte a dare una mano alla nostra citta’, con iniziative da condividere fra tutti ,e dove le polemiche dovrebbero servire solo per migliorarsi , non per farsi del male, l’esperienza vissuta con la recente festa dello sport dove tutti si sono messi insieme per creare tutte quelle iniziative ha rafforzato la mia convizione che QUANDO UNA COSA NASCE PER PASSIONE , e’ piu’ forte di tutte quell’altre , quindi consiglio a tutti di fare le cose solo per passione non per interessi personali , solo cosi’ potremmo farcela .
    IL COORDINATORE DELLA CONSULTA DELLO SPORT
    IVANO LEONI

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  54. Quando facevo il liceo tutte le sere verso le sette ci incontravamo accanto alla libreria Catarcioni per verificare i problemi di matematica. Si incontravano le amiche e gli amici, si faceva qualche giratina avanti e indietro, si chiacchierava e ci si accompagnava a casa. Era una vita piccola; si guardavano i nuovi libri, qualche cosa esposta nelle vetrine, ci si guardava molto tra di noi. La strada era piena di gente. Sono passati tanti decenni, ma sento anche nei ricordi dei più giovani la nostalgia di San Miniato luogo d'incontro e di gioco nelle strade e negli spazi all'aperto. Ora mi pare che non sia più così. Perché non inventiamo delle occasioni o ci proponiamo solo tutti di uscire di più: bambini, adulti, vecchi e parlare anche guardandosi in faccia? Muoversi a piedi fa bene alla salute.

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  55. http://consultadisanminiato.blogspot.com/2011/10/comunicazione-di-servizio-n-00511.html

    leggete e partecipate

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  56. Mi tocca reintervenire, in quanto percepisco, nonostante l'entusiasmo di molti, la scarsa partecipazione dei sanminiatesi alla proposizione di idee, e di forza dirompente, che comunque hanno! D’altronde, la partecipazione alle piazze, loro malgrado è impossibile: le piazze infatti mancano di centri di aggregazione puliti, gradevoli e calorosi. Il blog, nonostante, per scherzo, lo abbia chiamato come un preliminare centro di aggregazione, purtroppo non lo è affatto, e nessuno se lo fila, o meglio, molti sbirciano, ma hanno remore a metterci il piede... perchè conoscono le capocce del sanminiatese bastian contrario, quello che rema... si, ma contro! E facciamo autocritica: di bastiani siamo in tanti! Di fatto, uscendo da un periodo buio in cui l'evoluzione tecnologica l'ha fatta da padrona, e vuoi per la crisi, vuoi per il qualunquismo che ormai attanaglia il nostro essere a non aprirsi, vuoi che le piazze son vuote... siamo alla desolazione. Tuttavia ci sono i "Muri".... e che muri! Certo il ventennale periodo buio in cui siamo caduti è lungi dal finire, e nonostante gli attuali slanci propositivi di giovani non manchino, a livello politico, ideale e artistico, non ci culliamo, non basta, perché altro ventennio allora avrà a passare, a questo punto. L'amministrazione, gli adulti (o i meno giovani) devono dare una spinta, perchè sappiamo benissimo che i giovani da soli non ce la fanno (l'illusione del giovane tecnologico post '68 che sa tutto a cui delegare il futuro ha già sbattuto la faccia contro la naturale saggezza del meno giuvane, che tuttavia non viene ascolotato). Per cui tutti devono fare il suo, e ognuno insegnare ciò che sa.
    I nostri muri di San Miniato son vuoti e sporchi! E rispecchiano i vari e attuali muri mentali di molti, che non permettono di fare quel passo in più. Ripeto: con l'avvento tecnologico i giovani sanno tutto: "la passione? le arti?" Ma sanno stare insieme nel naturale scambio generazionale, come una volta? Sanno imparare per davvero le arti? Crescono bene? Mia nonna era sicura, quando avevo 12 anni, quando uscivo dalle 3 alle 8, e mi diceva: "dove sei stato? Io rispondevo sicuro: "in San Miniato!" E allora lei si calmava....; ma solo perchè c'erano i vecchi, c'erano i saggi, a parlare, a dar consigli, a guardare, a far amicizia. Oggi se un giovane dice ai genitori la stessa cosa... apriti cielo! i genitori si allarmano sicuri che il figlio abbia dei problemi. Intendiamoci: non che il centro di aggregazione della casa culturale di San Miniato basso di oggi sia un passo avanti (però c'è!), in quanto i diciottenni di oggi manco se li filano gli anziani che ci stanno... il falso divario "culturale" creatosi, dal falso sapere dato dai troppi contenitori di sapere consumistico, benchè sia di "casa", è troppo grosso. Ecco che, dato il muro creatosi, occorre davvero qualcosa di forte, che dica ai giovani cos'è la forza, l'applicazione e la conoscienza; solo allora i nostri figli capiranno e scieglieranno bene cosa fare.
    A.N.

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  57. L'esempio attuale, e i vecchi muri sudici ormai non danno più niente. Occorrono spazi antichi, rstaurati, ricreati e moderni, come altre realtà hanno già fatto, pensati dai meno giovani per i giovani e viceversa, per tutti.
    il popolo sanminiatese sovrano, del resto è stufo di esprimere opinioni, ma preferisce riposare alla sera, deluso; ma vi piace pensare rassegnati ai vostri figli: "che se la vedan loro", e guardare inermi la loro deriva, che poi è colpa nostra!
    Prima che arrivi il degrado totale per i sanminiatesi, nonostante lo "specchietto per le allodole del palatartufo", per i turisti, occorre l'ascolto dei nostri amministratori, che aprano bene le orecchie, ai forti slanci che covano nelle nostre menti, occorre una loro condivisione, basta quella! Ma, anzi, soprattutto, ancor di più, occorre l'intervento di qualche bravo architetto sanminiatese che provi a sognare una San Miniato accattivante, con strutture di aggregazione per i sanminiatesi, stile la struttura che racchiude il monumento del Bartolini in piazza Demidoff a Firenze (naturalmente più grande, da ubicare in piazza Dante alighieri, accanto agli archi; e il suo costo non sarebbe neanche esorbitante). Struttura in ferro, vetro e ghisa, in stile fine '800, ma con accorgimenti moderni, che i nostri architetti potrebbero un pò immaginare come centro di aggregazione. Lo spazio non manca, e si presterebbe bene accanto agli archi, una volta lustro e centro di incontri per il popolo sanminiatese (già opportunamente restaurati dal comune), atti anche ad ospitare in novembre un palatartufo, struttura degna di un nome un pò meno plastico e un pò più slow (lento) - di incontro vero, umano, non plastico, e da fotografia per La Nazione.
    Ho solo buttato la un'idea (non per presunzione, ma con l'umiltà del proporre, non la luna, ma una realtà possibile); ora solo un bravo e giovane visionario architetto (anche non sanminiatese),vista la miriade di possibili interventi di abbellimento del nostro centro grande storico, per la sua gioia e vivibilità, sarebbe indispensabile. E dati i tempi buii in cui versa San Miniato (non ci dimentichiamo, nonostante l’entusiasmo, che sta spopolandosi inesorabilmente), son sicuro che un giovane, o meno giovane architetto sanminiatese nell'arco dei prossimi mesi si presterà a fornire alla consulta un progetto visionario e globale, per portare la sua San Miniato ad essere viva e gioiosa come un tempo, al passo coi tempi; ma non solo uno, più architetti di "San miniato", col tesoro che c'hanno in mano, a questo punto, non ci devono dormire la notte! E glielo auguro, perché è questo il loro momento, fino alla sua realizzazione, e la corsa deve essere di passione, di collaborazione, di condivisione, di ideali, per i figli, per tutti, non per la gloria o per il guadagno. E' l'ora che il progetto vinca perchè grande, non perchè pagato, perchè è ormai giunta l'ora, perchè se non ora, quando?
    A.N.

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  58. Io sono un vecchissimo architetto. Penso che lo spazio davanti al loggiato debba essere lasciato in pace come spazio libero utilizzabile da tutti e sottratto alle automobili. San Miniato deve vivere tutto, in tutta la sua lunghezza ed articolazione, in tutta la sua specificità e diversità. Un grande caffè in ghisa e vetro era, non so fino a quando, nella parte finale dei giardini pubblici, dove c'è ora la statua di Carducci. Era grande e bello, non so quando sia stato tolto e dove sia finito. Forse in archivio c'è qualcosa. Ho una foto da qualche parte, l'avevo trovata dal Gallerini. La cercherò.
    Ci sono tanti spazi bellissimi da utilizzare per stare insieme, piccoli locali panoramici affacciati sui due versanti. Il garage di Gigi di Boro ha una vista strepitosa sul versante nord ed è direttamente accessibile dal vicolo carbonaio dal parcheggio di Cencione sl Collegio e di lì a via Aldo Moro. Recuperare il percorso pubblico è una cosa semplice. Non ci sono grandi dislivelli, non è particolarmente infestato dalla vegetazione ed è breve. Il caffè centrale ha una vista stupenda sul versante sud e potrebbe agganciarsi all'orto sottostante ed al vicolo sud, facilmente accessibile dal parcheggio pulito oggi. In via Bagnoli, vicino all'ospedale, c'è un bar ben tenuto con una stupenda terrazza. perchè non organizzare degli itinerari con musica e presenze per conoscere e valorizzare tutto quello che c'è? Ci sono tanti spazi liberi, ho visto gggi un nuovo grande fondo in vendita. Deve essere messa insieme una rete di opportunità che coinvolgono le tantissime iniziative culturali già presenti e siano stimolanti per età diverse ed integrate. La gente deve uscire fuori di casa, incontrarsi e parlare.

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  59. Correzione del testo.
    San Miniato, oggi 30 ottobre San Miniato, era piena di gente: la mattina, all'ora di pranzo, nel primo e nel tardo pomeriggio. Sanminiatesi in gito pochi.

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  60. Dopo la prima consulta bisogna programmare un prossimo incontro. La prima uscita del 5 ottobre è stata davvero importante e parteciapata e sono stati messi sul tappeto molti argomenti a ruota libera. Ora bisogna fare incontri a tema (per es. decoro urbano, viabilità, manifestazioni, manutenzione della città, idee per il futuro...).
    Personalmente sono disponibile per lavorare con il gruppo del decoro urbano.

    Delio Fiordispina

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  61. Col mio ultimo post avevo solo buttato la un esempio: lo spazio davanti ai loggiati (o i loggiati stessi), che certo non vorrei non lasciar stare, bensì valorizzare.
    Il concetto di quanto ho scritto, magari un pò narrativamente (al solo fine di far riflettere i Sanminiatesi barricati in casa, se non come il vino, e stimolare idee), invito a rileggerlo cum grano salis.
    Per parlar più chiaro: a mio modesto parere è indispensabile e vitale l'apporto pragmatico e visionario di giovani architetti, che si sforzino a mettere sul tavolo delle idee geniali su cui lavorare, per un progetto globale di città del futuro! Poi ben venga "l'esperienza" e la "lungimiranza" collaborativa di un vecchissimo architetto (non me ne voglia l'Anna)... magari per l'istituzione di un tavolo di lavoro? Di un team? Non prendetemi alla lettera: se un progetto valido dev'essere realizzato a più mani col risultato della immediata bocciatura conservatrice di bozze geniali, allora che sia studiato in solitudine da uno e poi rivisto solo alla fine dal team di lavoro, e presentato! Non attendo un risultato immediato, infatti impossibile, ne aprire ora o alla prossima consulta tale argomento, ma sarebbe interessante che qualcuno iniziasse a riflettere con la pianta di San Miniato stampata in mente o magari che partisse dall'analisi di progetti e disegni futuristi (vedere Sant'Elia) realizzati per altre realtà simili alla nostra.
    A.N.

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  62. Certo non siamo Lugano (vedi progetto citta del futuro), ma qualche spunto più modesto, guardandosi intorno ve ne è. Il problema è sempre il solito: la chiusura (gli altri, i diversi non danno spunti).
    Per finire: certo, va bene partire dalle piccole cose, ma se i nostri amministratori non riescono a tenere pulito il Bastione, i muri, mettere un bagno pubblico, posizionare meglio i secchi della spazzatura davanti al Bastione o tenere pulito un piccolo parco come i giardini, e quant'altro, non si va proprio lontano, allora occorre un'azione forte. Intanto comincino loro, pagati da noi, a darsi da fare. Poi vedremo se parte la nostra fiducia in chi ci amministra per proporre loro "il progetto" più impegnativo, articolato, cominciando sin da ora anche a pensare alle risorse tirando un freno allo sperperio di soldi in qua e in la senza un piano globale e/o un risultato! (Vedere voci di spesa e risultati, chiedere conto, es: pulizie Bastione). Se la fiducia parte (cittadini > amministratori), tale da esibire loro un buon progetto che venga ascoltato, bene, altrimenti (in assenza di risultati immediati sulle piccole cose), prima chiederemo loro conto (all'ordine del giorno, tutti i giorni), poi daremo l'opportunità (di avere in mano "gratis" il frutto del nostro lavoro alla prossima amministrazione, ma non ci fermeremo. Parola d'ordine: "do ut des".
    A.N.

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  63. Non mi sembra che sia stato ancora fatto presente che il muro sotto al Miravalle, che era stato rovinato dalla ditta che si occupa dei lavori, è stato sistemato come San Miniato merita e tutto questo grazie all'intervento di chi ama San Miniato e vuole cercare di farlo ritornare ancora più splendente. Anch'io avevo mandato un'email con foto all'assessore Piampiani che mi ha risposto subito assicurandomi che il muro sarebbe tornato perfetto, come me tanti altri lo hanno fatto....secondo me siamo sulla strada giusta, dobbiamo continuare così e dare tutti una mano a Mario e alla consulta.

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  64. Bene, è stato dato il via ai gruppi di lavoro e mi fa molto piacere (da cittadino); pare che si sia ad una svolta, e dovrebbe quindi iniziare il lavoro sulle cose concrete, che ce ne sono. Certo, sembra davvero che la settimana in corso del venerdi 11.11.11 non sia stata troppo sfortunata per il nostro paese (le borse, chissà perchè, hanno preso aria, tutti son fuori allegri), ma ricordo che i problemi concreti e gravi restano, pertanto penso sia il caso di smettere sin da subito di esultare (ho sentito in strada cantare cori: "passerotto non andare via...". In realtà la sfortuna rimane, e proprio, giovedi sera alle 11, passando in via IV novembre in auto a S.Miniato, ho trovato un caos, i pedoni disorientati che uscivano dai bar a gruppi di 10 di fronte alle auto che sgassavano, la fila di macchine parcheggiate dalla nuova enoteca Rosso antico fin a Piazza Grifoni, senza possibilità di incrociarsi, i clacson che impazzivano. Quindi arrivo davanti alle poste a passo d'uomo zigzagando i poveri ostacoli umani festanti, mi fermo e un signore per farmi passare fa marcia indietro davanti al Fontanelli e urta un'altra automobile, questo scende esausto e sconfitto dal caos, le auto dietro e davanti a lui non smettono di suonare, i visitatori di San Miniato sempre più disorientati in mezzo alla strada con gli occhi ancor più allampanati e persi, in cerca di fuga...; e così questa è la pseudo-festa di San Miniato! (?). Allora mi dico: cambierà qualcosa? Come sappiamo la sfortuna di questa strana data 11.11.11 non è solo di uno (mi riferisco infatti al povero signore che ha fatto marcia indietro e ha battuto, che penso maledirà San Miniato per un bel pò, e a chi sennò?), la sfortuna è di tutti noi che dobbiamo fare i conti con i problemi veri, ed è l'ora di tirar fuori la volontà, se c'è, ora o mai più. Qualche tempo fa una signora fu investita alle spalle davanti alle poste da un suv in manovra che aveva parcheggiato li davanti, ella cadde dolorante con varie fratture, il conducente del suv, che, si presume, manco si accorse del fatto, se ne andò, i testimoni presenti non videro l'urto, e la signora ha da ringraziar solo San Miniato. Allora mi domando ancora: è da anni che si parla di questo problema, le possibilità di arrivare ad un senso unico (magari alternato), con eventualmente un "vero" marciapiede, ci sono(e in assenza immediata di nuovi parcheggi, volendo, permettendo i parcheggi sul lato poste, pur con il magro risultato di 10 posti, a discapito della vivibilità). Quindi che c'è bisogno della consulta per svegliare l'amministrazione su un problema vero e annoso? Non penso. Qui c'è bisogno solo del buon senso degli Amministratori e di un'urgente soluzione; la consulta ha da evidenziare problemi seri e apparentemente occulti. Questo problema è si, serio, ma è già fin troppo evidente, da continuare a tollerarlo, e sarebbe l'ora di prendere una decisione! Pertanto esorterei il Comune a riconsiderare nei prossimi ordini del giorno una soluzione, e la Consula a spronare tale primo passo in una direzione di civiltà a favore dei cittadini e dei visitatori. Gli automobilisti che hanno da attraversar di fretta San Miniato per recarsi da un capo all'altro della costola sanminiatese, vuoi per far seratine, vuoi per riprendere i figli di qua o di la, o passino dalla Catena o attendano il loro turno alternato. I pedoni hanno la precedenza. Non si deve cominciare a rimboccarsi le maniche e pensare ai vessati? Ebbene, dato che la festa è già finita (e c'è poco da star allegri), è il momento di guardare subito ai fatti, prima di tutto: "decoro urbano"... poi i cittadini faranno a gara a tornare a frequentare e a vivere con gioia a San Miniato, prima che gli ultimi irriducibili se ne vadano anch'essi, i quali al momento ci dormono e basta.
    A.N.

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  65. 1.E anche quest’anno la grande festa del tartufo a cui il comune di San Miniato dedica tutto se stesso, pare abbia inebriato la gente; dico “pare”, perché resulta che oltre alla poca offerta di tartufo, ci sia anche una poca richiesta.
    Visto che i cittadini ultimamente pare siano un po’ più svegli e attenti alla loro realtà e a ciò che li circonda e a ciò che li compromette, allora è il momento buono di parlare, e vorrei che parlassero tutti, ed esprimessero la propria idea e il proprio giudizio sulla nostra amministrazione comunale.
    Sarò quindi un po’ più eloquente, rispetto a quanto espresso nel mio precedente post, cercando di essere più obiettivo e realista possibile.
    Per meglio riportare l’attenzione sull’importanza del decoro urbano, su cosa sia l’evoluzione civica, sull’involuzione civica e culturale in cui siam caduti, e sul senso di centro urbano farò un paio di esempi.
    Ci vantiamo della nostra “città” quando la presentiamo, quando andiamo all’estero. Diciamo che San Miniato è “Città”, è piena di Storia.
    Ma non ci rendiamo conto che non possiamo continuare a campare di rendita, nel senso che, si, abbiamo ereditato un bellissimo centro storico, che però, per l'appunto non è stato realizzato da noi, e noi non riusciamo ne a preservarlo ne a migliorarlo; vorremmo però che tutti venissero a visitarlo!
    Allora domandiamoci a noi stessi che siamo i primi a visitarlo tutti i giorni: siamo contenti o stufi di visitare San Miniato? Mi sembra che tutti optino per la II risposta! E dico subito il perché. San Miniato è un posto bellissimo, pieno di arte e con dei magnifici scorci panoramici, attraverso antichi archi; ma cosa ha affascinato poeti e artisti che in passato hanno animato e fatto grande San Miniato? La risposta è proprio la sua bellezza, architettura, ma soprattutto la sua VIVIBILITA’! Nei secoli scorsi, non c’erano auto, il Carducci e altri pensatori, come anche artisti, mercanti, contadini, erano liberi di camminare per le strade di San Miniato traendo da questo magnifico luogo grande ispirazione (c’era il VERO senso della CITTA’), camminavano e si ispiravano, riflettevano, si rilassavano, parlavano, dibattevano … trafficavano, sol perché San Miniato dava il meglio di se stessa; e pensateci, era vissuta da soli pedoni e qualche carrozza, ma le strade erano sacre, erano il FULCRO, IL CENTRO VITALE DELLA CITTA’, permettevano di viverla. San Miniato era allora un vero e vitale centro urbano.
    Ma noi pensiamo di vivere un’epoca di evoluzione? Personalmentce, nel grafico della storia, penso che debba iniziare un nuovo ciclo; adesso, siamo nel momento più basso, più buio, siamo storditi, e chi ci amministra lo è ancor di più, non si comprende a che pensi. Mi spiegherò meglio, del resto vi aspettate che parli di “decoro urbano”, e gli amministratori che in questo momento mi stanno leggendo, diranno: “sentiamo la lezioncina sul decoro urbano”.
    Allora, non darò lezioncine a nessuno, ma esprimerò solo delle considerazioni, poi sarò ben contento se mi direte che mi sbaglio.
    Sarà mai possibile che se volessi fare una passeggiata nella mia meravigliosa città debba fare a zig zag tra le automobili? Camminare di fretta attaccato al muro per raggiungere la sicurezza, la magnifica e comoda scatoletta al riparo da tutti? Che debba godere della “pace senza tempo” di san Miniato solo alle due del pomeriggio, quando tutti sono a mangiare? Se per lavoro vado in centro a Firenze o a Pisa, mi fanno parcheggiare a due chilometri, e mentre cammino, il luogo mi ispira, da un senso alla vita, il tempo si ferma, quando alle due del pomeriggio capita che mi debba recare a piedi in Comune a San Miniato, mi rendo conto che sono rapito dalle bellezze delle piazzette, che mi danno ispirazione, ed il tempo si ferma. Ma mica posso vivere San Miniato solo alle due, oppure andando tutti i giorni ad ammirare il Duomo? …

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  66. 2. Questo lo fanno i turisti, e dopo che lo hanno fatto, che fanno? Una passeggiata, dove, se non c’è un marciapiede? Allora per poter fare una passeggiata con una gentile compagnia ecco che devo andare sul lungarno a Firenze, dove il passeggiar m’è dolce (anche a S.Miniato… ma il naufragar), mi apre i pensieri, e le auto sono solo come pochi insetti (i residenti), che manco infastidiscono troppo. Se porto una persona a passeggiare a San Miniato devo andare ai giardini, ma questa può anche dirmi: “certo che dopo che abbiamo fatto due volte il giro del parco, che vogliamo fare? Vuoi qualcosa da me?” Di fatto non passeggiamo nella civiltà, e tra i negozi, in un vero corso chiuso al traffico, ma al freddo, quindi facevo prima ad andare a Roffia.
    Allora, dato l'imbarazzo di fronte alla mia dolce compagnia, potrei portala in un caffè, ed ecco che dobbiamo camminare in fila indiana in centro, e usciti dal caffè? Ci troviamo in una situazione caotica, come quella descritta nel mio precedente post, e quindi, l’unico desiderio è la fuga verso l’automobile (così come fan tutti).
    Ma che città è, se dopo il caffè devo scappare, perché le auto non ti permettono di passeggiar tranquillo, dovendo camminare in fila indiana come un granchio (con le spalle al muro), senza un corso, senza un marciapiede?
    Una volta ai giardini incontrai un noto professionista di Firenze, presumo, con la sua signora, a camminare spensierati, mai ho visto in centro qualche noto personaggio che camminava spensierato (se è per questo manco un sanminiatese, che non ha un corso per uscire alla sera), se non per correre alla propria auto dopo aver sbrigato qualcosa. Poi ho pensato: "e dopo il giro dei giardini i sigg.ri fiorentini che avranno fatto di bello a San Miniato, una passeggiata nel corso? Già, quale corso? Il Corso Fila Indiana"
    Potranno aver visitato piazza del Duomo o il crocifisso o quant’altro; ma se avessero voluto semplicemente rilassarsi, passeggiare e godere del borgo, senza necessariamente esplorarlo, magari già visto? Personalmente, non penso che saranno più ritornati. E mettiamoci in testa che San Miniato non è solo da visitare, ma è da vivere (come è sempre stata), altrimenti dopo la prima volta un visitatore non torna più. E noi che ci viviamo? La vogliamo rivisitare con una bella passeggiata di gruppo, magari chiudendo il traffico per l’occasione, e poi, lo rifaremo un giorno all’anno?
    Il concetto è quello di poter camminare ed esser rapiti da un posto, va bè, anche visitarlo, ma pensando ad altro, tutti i giorni, in quella mezz'ora d'aria che ormai ci è concessa. Andiamo in giro per il mondo facendoci belli dicendo che san Miniato è Città (ma ripeto, non pensiamo che è stata resa città da altri, noi non abbiamo meriti, noi l’abbiamo resa paese invivibile), non facciamo nulla per renderla città! Mi duole rivolgermi all’amministrazione comunale, ma non solo all’ultima. Avete mai visto una città senza un corso? Ormai le macchine ci sono, a pieno regime, da circa 40 anni, è finita l’era delle carrozze, e della pedonalizzazione, per come San Miniato era stata pensata, e non ce ne siamo accorti. E’ adesso giunta l’ora di prender provvedimenti. O forse pensiamo che l’avvento delle automobili avvenuto pochi anni or sono, sia come la pioggia, che appena finita torneremo a vivere le strade, le piazze, i luoghi di incontro; o pensiamo che “la macchina” sia stato un destino scritto, come il terremoto, a cui non poter opporsi, o che è la figlia della nostra genialità: che bello: 2000 cc 3000 cc, suv…, dè, ma è una marea! Si, avete proprio ragione , è una marea di m… !
    Allora, ritorno al punto: per rendere davvero vivibile San Miniato da parte dei cittadini e dei visitatori, occorre seriamente pensare ad una pedonalizzazione, o quantomeno, per ora, ad un marciapiede sul lato est, che vada da piazza Grifoni fino all’ospedale, o almeno fino a piazza Bonaparte, o del Seminario, ma iniziamo! Già tre delle cinque vie sono a senso unico. Oppure…

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  67. 3. … oppure dobbiamo aspettare che finisca il normale ciclo di vita dell’invenzione chiamata “automobile” (che come il veleno preso a piccole dosi ci ha assopito senza capire cosa stesse accadendo).
    Aaspettiamo la fine dell’auto grazie alla fine del petrolio, o grazie all’avvento di auto volanti? Con la nostra presunzione, stoltezza, e direi credulità, che contraddistingue la nostra epoca, ormai ci siamo quasi. Per poi dire: "ma guarda dov'era il problema di San Miniato? Ma l'hai visto? Ad averci pensato prima?" Peccato che gli altri centri urbani consapevoli del senso urbano e della dignità di esso e dei cittadini, ci abbiano già pensato da anni; ma noi che non osserviamo gli altri (che abbiamo da imparare?), noi come colui che non lo sà ci facciam belli per la città. Va bè, siamo arrivati al limite! Oppure, la risposta è un’altra, e più semplice, se solo guardiamo alla realtà: la comodità che questa invenzione (automobile) ci ha dato, ci ha portato a scegliere a tutti i costi di non vivere la nostra città pur di non far due passi a piedi (ma l’auto ci porta in palestra, al cinema, la si che ci rilassiamo! E allora andiamoci pure, ma tutti gli altri, i cittadini che diritti hanno?).
    Ecco che solo la Pubblica Amministrazione può porre rimedio ad un tal mal comune, a cui la persona singola non è capace di rimediare.
    Questa è la funzione che abbiamo delegato allo stato, agli amministratori: creare indirizzi e decisioni per noi, che solo essi possono imporre, dopo aver valutato i cambiamenti della società: "le regole". Ma che dobbiamo imboccare noi la Pubblica Amministrazione? Mi sembra, anche questo troppo! Dover far osservare alla Pubblica Amministrazione oservatrice, il cambiamento della società.
    Il decoro (urbano e morale, e i suoi confini) è stabilito e scritto in leggi dallo Stato dopo aver visto i cambiamenti accaduti nella società, nei costumi. Mi sembra che siano ormai passati un po’ troppi anni senza che il comune di San Miniato abbia preso atto che le automobili, a piccole dosi ci hanno avvelenato la vita, mentre ormai molti altri comuni hanno preso atto da anni di tale avvento, peraltro LAMPANTE.
    Non capisco, forse i nostri amministratori, stanno pensando a qualcosa di troppo più importante?
    Sollecito quindi la "Consulta", i "cittadini" e il gruppo “decoro urbano”, a rivolgere questo post al Comune.
    Questa è un’emergenza su cui chiedo che i nostri amministratori lavorino, o che diano una concreta risposta in merito; se vi sono altre esigenze primarie, più importanti di questa, quali sono? Forse i nostri amministratori hanno già pensato a questo problema? Hanno visto che altri “CURIOSI” Comuni hanno chiuso il traffico, e si domandano il perché, dato che la macchina è vitale? Hanno dimenticato che la storia secolare della nostra città è stata vissuta e pensata senza auto, e pur sponsorizzano la Storia di San Miniato? Non è possibile! Allora c’è qualcosa che non mi torna (come, infatti non torna neanche al turista, che attirato subdolamente a S.Miniato per la sua storia, poi che vede? Un vivace ed evoluto borgo antico in cui trattenersi volentieri, o un borgo involuto e regredito? Certo che preferisce riposarsi in più modernizzati e vivibili borghi europei; del reso non siamo i soli, apriamo gli occhi. Avete mai visto Salamanca, Toledo? Ma non c’è bisogno di andar tanto lontano!). E i cittadini di San Miniato?... CIRCOLANO … e i VIGILI? ...

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  68. 4. Mi viene allora in mente il Vigile di Alberto Sordi, ma vorrei esser serio, in quanto le parodie tragicomiche all’italiana, divenute cultura popolare (chissà perché?), non ci fanno più sorridere, e non ci fanno più accettare comportamenti non più tollerabili da accettare, come se fossimo tutti uguali, come se fossimo tutti, nel nostro piccolo, dei trasgressori della legge. Penso che le parodie, giunti a questo punto, abbiano stufato un po’ tutti.
    Se vogliamo le regole, allora che le si rispettino: in via IV Novembre la sosta diurna e notturna è ammessa o no?! I vigili che fanno? Ce ne sono troppo pochi? Non mi sembra, magari ce ne sono un po’ troppi per le nostre risorse! Anche su questo chiederei risposta al comune.
    Dato che pare sia finita l'epoca del prenderci in giro, e dato che oggi, sull’orlo del baratro, occorre troppa chiarezza, mi domando: "come mai la via IV Novembre è invasa dalle auto in sosta di giorno e di notte? E’ stato forse deciso dal Comune dopo una consulta e non me ne sono accorto?"; allora, se la sosta è ammessa si faccian le strisce di sosta, se non è ammessa, di auto in sosta non ve ne debban essere, ne di giorno ne di notte (o vogliamo prenderci in giro?); e se, non ci sono controindicazioni varie, si faccia un marciapiede! Le Poste e T., non dovevano sloggiare dai loggiati? Chi si è opposto? La CRSM? Allora che la Banca faccia qualcosa per S.Miniato, per i parcheggi, visto che S.Miniato è al collasso; se non è stata la Banca, che essa dia ugualmente un contributo su tale grave problema, dato che vi ha sede. Si è opposta la vecchia Consulta o qualche cittadino? Chi è tanto importante da esser stato seguito dal comune? Quale esigenza popolare è stata seguita? Vorrei, anche si questo una risposta.
    Allora, se non altro, che a ritirar e a spedir le lettere ci si vada a piedi! Ormai abbiamo tolto l’ospedale, le scuole, gli uffici comunali, e le poste? Se ci devono stare che si faccia un nuovo polo commerciale (a tal proposito parlerò con gli architetti della consulta, per sapere cosa sia fattibile (ma questa è un’altra storia), poi saprete.
    Personalmente, a causa di questo problema ho assistito in via IV a due incidenti non belli (dobbiamo attenderne altri?), oltre al fatto che i pedoni possono camminare a stentoni (e dal soli… in fila indiana) nell’unico corso della nostra grande (si fa per dire) città.
    Chi lavora per 1200 euro deve dare un risultato! Le tasse se le paga tutte, e renderlo uguale a chi è più furbetto, e di ore ne lavora 4 al giorno, per guadagnare il quadruplo, grazie alle parodie dell'albertone-nazionale, non è più cosa giusta e degna, non siamo tutti uguali; ognuno deve rispondere del suo.
    Adesso occorrono i fatti, noi tutti dobbiamo dare un risultato, e tanto più chi è ben pagato e scelto dai cittadini, deve dare un risultato non “sufficiente”, ma OTTIMALE.
    Forse le risposte alle mie domande sono altre domande: “e’ forse impossibile la fattibilità di una zona pedonale, o di un semplice marciapiede con un senso unico? O far rispettare la segnaletica? Oppure torna comoda a tutti la sosta selvaggia, che poi si rivela in appena 7-8 posti auto, a danno di centinaia di cittadini?”. Vorrei chiarezza.
    I nostri amministratori su tali problematiche ci stanno lavorando? Se si, da quando? Necessita risposta seria, dato che le risposte rassicuranti (come per fare un es.: quella sulla pulizia del bastione) date “mese dopo mese, anno dopo anno” non entusiasmano proprio più nessuno.
    A.N.

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  69. Evidenzio che a San Miniato Basso in Piazza della Pace, il pagamento del parcheggio é sospeso dalle 12 alle 14. Mi sembra una concessione intelligente, che permette di poter usufruire dei servizi offerti senza l'assillo dell'odiato tagliando.

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  70. Come mi hanno chiesto amici e concittadini, sarò più breve; ma di fronte a gravi fatti non posso esimersi dall’esser ancor più determinato:

    Ieri sera (15.11.11) la Giunta di San Miniato ha voluto incontrare i cittadini del centro storico. Ho esposto il problema della vivibilità del centro storico.
    San Miniato non ha un Corso! Via IV novembre non ha un marciapiede, le macchine fanno sosta abusiva davanti alle poste e i pedoni non passano. Vi sono stati vari incidenti.
    L’assessore ai lavori pubblici Mariateresa Piampiani ha mostrato tutta la sua indifferenza rispetto a tali problematiche, dando una risposta derisoria, del tutto irrispettosa dei cittadini del centro storico, dicendo: “San Miniato e' anche bella cosi'!!!”. Con ciò dimostrando che la vivibilità del centro storico da parte dei cittadini non interessa ai nostri amministratori. Infatti l’amministratrice non si vede mai a passeggiar per il centro, vive in una villa dopo i Cappuccini, e ciò le basta. Avendo vissuto alcuni anni a Firenze ho avuto spesso il piacere di incontrare a passeggiare i sindaci Domenici, Renzi e vari assessori che vivono tra la gente il loro centro storico e salutano cordialmente i cittadini, senza nascondersi o sberleffarli, pur con la consapevolezza che l’opera di sistemazione delle strade e del centro storico è lunga e difficile, ma con l’impegno costante a rifare in pietre strada dopo l’altra (e i risultati si vedono).
    Propongo una raccolta di firme, nel frattempo studierò (per l’ipotesi in cui nulla cambi; ma confido nell’unione della cittadinanza) una non semplice azione legale contro il Comune a tutela degli “interessi legittimi” dei cittadini e della loro sicurezza.
    La petizione si intitola: “San Miniato (Pi) più valore al centro storico”.
    Ha lo scopo di dare un “Corso” alla città di San Miniato, oltre che maggior sicurezza alle persone, in balia delle automobili (le persone anziane non possono neanche uscire di casa). Il nuovo corso da Piazza Grifoni a piazza del Seminario (e più avanti vedremo) potrà allietare anche i cittadini delle frazioni, che non lo hanno, i cittadini del comprensorio, i visitatori e rivitalizzare il centro, il commercio, la vivibilità del centro storico e attirare nuovi cittadini, dato che San Miniato si sta svuotando (fatto, anche questo sempre ignorato).
    Tale iniziativa, è posta con lo spirito di dare un cuore urbano anche ai cittadini delle frazioni, che non per questo sono di serie B, ma vogliamo che sian tutti cittadini di serie A. Pertanto, chiedo a tutti di firmare la petizione, che troverete all’indirizzo sottostante. Chiedo a tutti i Sanminiatesi di farsi sentire.
    Alessandro Niccoli

    http://www.petizionepubblica.it/?pi=consulta

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  71. POLLICE ON/OFF
    tutto sommato la consulta di Desideri ha già avuto un importante risultato. Il Comune di San Miniato di fronte alle voci dei cittadini si è leggermente sensibilizzato sui gravi problemi del centro storico; stamani leggo sul Tirreno che sono stati destinati fondi per il centro storico, e di questo ritrovato ascolto si deve davvero ringraziare la Giunta. Tuttavia invito i cittadini a farsi sentire ancora di più firmando la petizione per ridonare un corso a S.Miniato, e per arrivare il prima possibile ad avere due nuovi parcheggi, una via di circonvallazione e alla chiusura definitiva del traffico. Circa la fattibilità di un marciapiede o due, o un marciapiede da una parte e una catena dall'altra, come già c'è fino alla ferramenta, lo vedremo in seguito.
    Intanto facciamoci sentire:
    copiate l'indirizzo qui sotto della petizione sulla barra degli indirizzi e firmate
    www.petizionepubblica.it/?pi=consulta

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  72. Vedo che non c'è volontà politica, e la Giunta prende in giro tutti i cittadini. Non parlo certo per spirito di litigiosità, a tutti noi piace il quieto vivere, ma manco ci piace esser presi in giro con false rassicurazioni; o almeno, il tempo dell'accettazione di tali comportamenti mi sembra finito, o no?
    Tuttavia, risalta subito la mala fede, laddove, alla riunione indetta martedi scorso dal comune con i cittadini, l'assessore Piampiani (malgrado l'infelice battuta sui problemi del centro: "San Miniato è anche bella così") condivideva la circostanza che è ingiusto il comportamento della sosta abusiva in via IV novembre e altre vie di San Miniato (che giova solo a 10 auto a discapito di tutti i cittadini del comprensorio). Ma ieri sera salendo dalle colline alle 24:00, c'erano tutte le auto parcheggiate fino a piazza Grifoni ed era impossibile incrociarsi con le auto che venivano da piazza del Popolo. Basterebbe poco... una catena come quella esistente attualmente, da portare fino a p.zza Grifoni e/o due vigili in ronda (anche per garantire la sicurezza notturna), data l'emergenza traffico in doppio senso. Ma il comune preferisce prendere in giro i cittadini, ormai va di moda, e tali usi e costumi trasmessi dai vertici delle istituzioni son duri da abbattere; è un male endemico... hai voglia di Monti. Che non ci sia volontà politica lo sappiamo, infatti l'unico assessore "Tognetti", che voleva effettivamente porre rimedio a tale grave problematica, veniva licenziato in tronco. BASTA POCO, MA INTANTO, ALMENO BASTA CON LE PRESE IN GIRO. Monti non ci ridarà in un giorno i valori della coerenza e del rispetto, tutt'al più: monti de' pegni. Occorre che tutti i cittadini vigilino sul proprio bene comune, e pretendan chiarezza e rispetto. Occorre farsi sentire, protestare, firmare la petizione di cui sopra, come minimo, altrimenti prenderò atto che a tutti va bene così: il corso di San Miniato...? Corsi e ricorsi storici! Quello che decidono gli altri per noi va sempre bene!
    A.N.

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  73. Gli incontri del frantoio di San Domenico sono stati abbastanza partecipati, ma avrebbero potuto esserlo di più. Erano stati fatti per i cittadini, per approfondire temi piuù volte trattati nelle passate consulte. In particolare quello di sabato 19, ripopolare la città, che era fondamentale per capire che succede. 70 case in vendita, di cui 16 negli ultimi sei mesi, una sessantina da affittare vuote. San Miniato non ha alcun richiamo abitativo. Se San Miniato si vuota è sempre peggio. Bisogna studiare strategie perchè la città storica divenga peculiare e attrattiva, perchè ha può offrire un modo di vivere migliore. Una strategia di marketing, ma anche trovare interventi che permettano a tutti, cittadini e turisti di viverci meglio, una maggiore e più qualificata gamma di offerte. Martedì alle 18 si parla degli interventi di consolidamento, nella pianificazione e nella realizzazione degli interventi. C'è anche una bella mostra, ancora in completamento, che non molti hanno visto, sui lavori pubblici e di enti fatti a San Miniato dal dopoguerra ad oggi. Se sapremo più cose avremo una maggiuore capacità propositiva.

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  74. COMUNICAZIONE su Petizione "più valore al centro storico"
    D'accordo approfondire su strategie e interventi per rendere San Miniato più vivibile e attrattiva, è necessario. D'accordo chiamare all'appello i firmatari della petizione, per guardarli in faccia, per spiegargli altri metodi di azione.
    Tuttavia, la firma della petizione, è solo un semplice consenso per un cambiamento, un si o un no. Non è una volontà ferrea per un marciapiede o per un tunnel sotterraneo, o un voto politico (le modalità per dare più valore al centro e ai suoi fruitori sono ampie: inizialmente basterebbe una catena e il senso unico, in un futuro, la strada si potrà lastricare, senza marciapiede; ma occorre una spinta di tutti). Infatti la Petizione si chiama: "San Miniato, più valore al centro storico", e vi si chiede di esprimere al Comune la vostra idea. La nostra società (la parola deriva da socius: sociare, unire) è amministrata da nostri delegati, ma se i soci non esprimono la loro opinione e controllo, gli amm.ri andranno avanti per conto loro dimenticando i problemi dei soci e colludendo con interessi occulti.
    La petizione chiama tutti a esprimersi su una cosa semplice. Vogliamo o no poter uscire di casa e vivere la nostra cittadina, poter incrociarsi per strada, ognuno con i propri amici in uno scambio di personalità, di individualismi, di colori, di sorrisi e quindi di arricchimento? Ciò vale per tutta la cittadinanza del comprensorio che invitiamo a firmare. I cittadini hanno bisogno oggi di vivere la città, hanno bisogno di un loro Corso per uscire anche 15 minuti, dopo il lavoro.
    Come vediamo, on-line, le battute goliardiche fatte confidenzialmente possono esser mal interpretate, e ciò è ingiusto se provengono da persone sempre state corrette e impegnate come cittadini di serie A. Occorre poter fare goliardia , scherzare, rilassarsi, fare amicizia e scambiare battute e sorrisi per strada, come avviene ovunque, come avveniva una volta a San Miniato. Oppure vogliamo continuare a dibattere tutta la vita on-line? La rete sembra ci abbia salvato, ci da comunicazione, ma non ci da calore umano, non sostituisce le nostre pubbliche vie. I cittadini, gli anziani, i bambini con le loro mamme, vogliono poter fare due passi, incontrarsi, e basta poco!!! Lo vogliono subito, non tra 10 anni o chissà quando.
    Pertanto chi è d'accordo su: "più valore al centro storico" lo dica al Comune.
    Pensateci bene, o ci riappropriamo delle nostre vie, e dei nostri luoghi di incontro, o le lasciamo in preda al transito delle auto che la fanno da padrona, e che non danno proprio alcun beneficio ai commercianti. Stamani una mamma col passeggino in via IV novembre, aveva difficoltà a passare (sensa considerare i tubi di scappamento ad altezza bambino).
    Non ci dimentichiamo che a tutti: cittadini, impiegati, bancari, banchieri, operai e prelati, studenti e pensionati, professori e amministratori, mamme e bambini, ognuno con i propri amici, piacerà incrociarsi in armonia su una via degna e fruibile (che abbia un camminamento vero, non 30 centimetri per camminare in fila indiana, ma almeno della stessa larghezza di un'automobile, dato che attualmente, queste stazionano fisse lungo la via, col consenso dei vigili e del comune), in un momento giornaliero di svago, come avviene ovunque. Lo dico perchè è così e lo sapete.
    Tra breve per chi non ha internet verrà comunicato un luogo in via Paolo Maioli dove poter firmare materialmente. Grazie a tutti per l'attenzione, grazie alla Consulta Cittadina per il caloroso sostegno.
    A.N.

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  75. 2.-TUTELARE IL PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO, ARCHITETTONICO, PAESAGGGISTICO, VALORIZZANDO LE OPERE D’ARTE ESISTENTI, EDITARE PUBBLICAZIONI SULLA STORIA E SULLE TRADIZIONI DELLA CITTA’ DI SAN MINIATO E DEL SUO TERRITORIO.
    -METTERE A SISTEMA TUTTE LE QUALITA’ E LE ECCELLENZE CHE IL NOSTRO TERRITORIO OFFRE, PARTENDO DAL TARTUFO COME ELEMENTO DI PUNTA E PROMUOVENDO SAN MINIATO IN ITALIA E ALL’ESTERO, INCREMENTANDO IL TURISMO PER QUALITA’ E QUANTITA’.
    -CONFERMARE IL RUOLO CENTRALE DI SAN MINIATO PROMOZIONE, CON LA PARTECIPAZIONE DI TUTTE LE ASSOCIAZIONI ED I SOGGETTI INTERESSATI.
    -PROGRAMMARE A LIVELLO COMUNALE CON LE CATEGORIE DEL COMMERCIO, RENDENDO STRUTTURALI E CONTINUATIVI MOMENTI DI CONTROLLO E VERIFICA.
    RINNOVARE LE INFRASTRUTTURE DEI MERCATI: FARE MERCATI PIU’ “BELLI” E BEN INSERITI NEL CONTESTO URBANISTICO TERRITORIALE, PREVEDENDO LA VENDITA DI MERCI DEL TERRITORIO STESSO.
    -COMPLETERO’ VIA SASSO PER DARE UNA NUOVA VIABILITA’ A SAN MINIATO.
    -FAVORIRO’ IL COMMERCIO E CERCHERO’ DI FARE VIVERE SAN MINIATO OGNI GIORNO DELL’ANNO.
    RIQUALIFICARE: PIAZZA DEL POPOLO CHE E’ IL SALOTTO BUONO DI SAN MINIATO.
    -TROVARE UN ARREDAMENTO MIGLIORATIVO A P.ZZA DEL SEMINARIO E PIAZZA BUONAPARTE.
    -RIATTIVARE OVE E’ POSSIBILE I VICOLI CARBONARI.
    -PORRE MAGGIORE ATTENZIONE ALLE PICCOLE COSE (ES.: LE BUCHE NELLE STRADE VANNO TAPPATE SUBITO, NON BISOGNA ASPETTARE DI AVERE I SOLDI PER RIASFALTARE DI CIMA IN FONDO TUTTA LA STRADA).
    -REALIZZARE PICCOLI PARCHEGGI IL PIU’ VICINO POSSIBILE A DOVE SERVONO E NON IN POSTI ASSURDI.
    -MIGLIORARE LE STRADE DI ACCESSO A SAN MINIATO.
    -OGNI FINE SETTIMANA PROPORRE UN EVENTO IN CITTA’ COME COMUNE E INCENTIVARE LE ASSOCIAZIONI E GLI ENTI CITTADINI AFFINCHE’ NE PROPONGANO A LORO VOLTA.
    -VALORIZZARE IL RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI.
    -INSTAURARE SINERGIE CONTINUATIVE CON LA DIOCESI, LA CURIA E LA PARROCCHIA, CON LA FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO E COLORO CHE COME I COMMERCIANTI POSSONO CONTRIBUIRE AL MIGLIORAMENTO DELLA VITA IN CITTA’.
    -PROPORRE NUOVE INIZIATIVE PER AIUTARE IL COMMERCIO, COME LA NOTTE BIANCA.
    -PENSARE ALTRI EVENTI DA FAR CRESCERE NEL TEMPO PER VALORIZZARE COLORO CHE LAVORANO A SAN MINIATO.
    -TENERE APERTI I POLI MUSEALI IN TUTTI I FINE SETTIMANA DELL’ANNO.
    -POTENZIARE IL TURISMO CONGRESSUALE.
    -VIGILARE AFFINCHE’ LE DIREZIONI DI ENTI IMPORTANTI RIMANGANO IN CITTA’. (RITENGO CHE IL TRASFERIMENTO DELL’ATO E DELLA DIREZIONE DIDATTICA A SAN MINIATO BASSO SIA STATO UN ERRORE: SAN MINIATO ERA LA SUA SEDE NATURALE).
    -ASCOLTARE SEMPRE I CITTADINI.
    -ECCO , IO SARO’ CONTENTISSIMO QUANDO, PASSANDO PER SAN MINIATO, TROVERO’ LA GENTE CHE MI FERMA PER STRADA PER DIRMI “SINDACO, MA L’HAI VISTO CHE…, MA TE L’HANNO DETTO CHE NEL TAL POSTO… “
    NON LO SO SE POI AVRO’ SEMPRE LA POSSIBILITA’ DI FARE QUELLO CHE MI VERRA’ CHIESTO. QUELLO CHE SO E’ CHE QUEI CITTADINI CHE SI COMPORTERANNO COSI’, IO NON SOLO LI ASCOLTERO’, MA LI RINGRAZIERO’!PER FAR CRESCERE SAN MINIATO DOMENICA 1 FEBBRAIO 2009 VAI A VOTARE ALLE PRIMARIE…”.

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  76. 3.Bene Sig. Sindaco, partiremo da tale ultimo punto; c’è in “Corso” una petizione popolare e già 29 persone hanno firmato una richiesta per rendere Via IV novembre a senso unico, con molto più spazio per i pedoni, magari, inizialmente, attraverso una catena, e/o un marciapiede, con il dirottamento del traffico verso Nord, attraverso via Borgonuovo. La richiesta è facile, fattibile e di veloce attuazione. Gradiamo che tali 29 persone, ma se ne aggiungeranno altre (il termine della petizione non è ancora stato annunciato, è partita da appena una settimana), siano ascoltate, e non solo ringraziate. L’oggetto della petizione prevede anche nuovi parcheggi, e una via di circunvallazione; ma questo vediamo che è già nel suo programma. Occorre una spinta? Le sinergie di cui parla con la fondazione Cassa di Risparmio e con la Cassa di Risparmio di San Miniato sono partite?
    In attesa di risposte. Mi chiedo, ma per ora il Comune che sta facendo, con tutti i progetti annunciati: “parcheggi, via Sasso…”, dati i gravi problemi del centro storico? Pare che il Comune, vi darà 15 minuti di sosta gratuita, 15 minuti d’aria, ma solo per le vostre commissioni! Ma la nostra vivibilità? Oggetto, peraltro, di promesse?
    Adesso trascrivo un documento che ho recuperato in un cassetto di casa scritto da un anonimo sanminiatese nell’immediato dopo guerra, forse nel 1947, o nel 1950, che denota, qual’era il quieto vivere, dopo la storia fatta di guerre Ghibelline, di rinascimento e illuminismo, di Repubblica e di nuovo guerre. Arriva la rinascita, la libertà, il vero vivere, la goliardia, e i buoni rapporti che maturavano per strada, ove di fatto la strada era della gente, in assenza di tubi di scappamento e di frenesia, da questi creata; il tutto prima che l’involuzione, senza indirizzi politici e provvedimenti, portasse di nuovo al buio, ad un vero degrado urbano e morale, oggi discusso, ma forse neanche troppo, dati 60 anni di delusioni.
    Eccolo qua, richiamo la vostra attenzione, è un reperto storico originale scritto con una vecchia Olivetti, che in seguito alle esilaranti goliardie e “vere” amicizie di paese di quegli anni, andò in soffitta, e sarà stato riletto si e no da 5 persone, e poi rimesso in un cassetto:

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  77. 4. “IN FARMACIA”
    -Sulla porta, a sinistra, c’è Poldino
    -Qualcuno certamente a criticare,
    -Insieme col Giorgeri e con Altino
    -Salito al colle che non può scordare.
    °°
    -Sempre fuori, alla destra, c’è Giannino
    -Con la sora Evelina e le Ciampini,
    -La Giglio, la Giorgeri e il Giorgerino
    -A discuter di serve e di bambini.
    °°
    -Sul divanino il Pellicin tien banco
    -E parla degli affari del Comune
    -Agli amiconi che gli sono accanto.
    -Egli che parla sempre con acume,
    °°
    -Con voce dolce e pien di vigoria.
    -Lo segue attento Capitan Masino,
    -L’ascolta Gremegnin con simpatia,
    -L’approva il Raffaelli e Michelino,
    °°
    -Con faccia seria e pien di compulsione,
    -Senza mossa di sguardo o di persona,
    -Lascia comprender d’esser ben edotto
    -Di ciò che il Podestà ragiona.
    °°
    -Dietro il banco c’è Gigi affaccendato
    -A preparar l’unguento e la lozione
    -Per il povero villico ammalato
    -Il quale, senza averne cognizione,
    Sul più bello ha turbato la partita
    -Che il Giani e Gigi, con le carte in mano,
    -Disputavan feroce ed accanita,
    -Nella stanza nomata Sant’Urbano.
    °°
    -Presso il banco a sinistra il Sor Alfredo
    -Di Gedeon le balle si sorbisce
    -E nonostante dica: non ci credo,
    -Quegli a dirle più grosse s’accanisce.
    °°
    -Infine c’è Angiolin nello scrittoio
    -Che tira conti da troncar le braccia,
    -con la rapacità d’un avvoltoio,
    -Quando affamato inizia la sua caccia.
    Dopo questo spaccato d’altri tempi, mi verrebbe d’andar giù per rime a ragionar di grandi promessine.
    Ma dato che occorre riappropriarci per davvero della nostra realtà e decoro urbano, che ad esser scherzosi si perde di mano, lascio ai posteri queste rime, con le quali potranno riassaporare un centro sano.


    Tornando ai 15 minuti d’aria che il Comune vittorioso vorrebbe concederci, a tal punto, insisto, se si è in disaccordo con la petizione per San Miniato Centro Storico, lo si dica e perché, ma in un modo onesto, non dietrologico all’italiana che porta solo ai disastri; invece, si pensi e si parli con ritrovato pragmatismo (filosofia che dice che: la funzione fondamentale dell'intelletto è di consentire una conoscenza obiettiva della realtà che non è separabile dalla funzione di consentire un'efficace azione su di essa).
    I 15 minuti d’aria? Solo un po’ di fumo negli occhi. La vivibilità? E chi se ne frega? Gli amm.ri la vivono nei salotti, i banchieri la vivono nei salotti. I commercianti pensano che le auto portino gente, ma la gente, cari miei, è l’ultimo anello della catena, ma il più importante, ed è stufa di prenderselo sempre in tasca.
    Non dimenticate che a questo giro, se il comune non da vivibilità, va a casa, i cittadini sempre più depressi non comprano, e stressati sfrecciano per l’odiata San Miniato, perché dopo il lavoro, lo svago, lo trovano solo in casa a far da baby sytter, ma non in strada; quale incentivo hanno di uscire a spendere, se non si offre un decoro minimo? Hanno da pagar le banche e gli basta; i commercianti non vendono, ma vogliono più macchine in giro sperando che si fermino, ma le macchine passano e basta!

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  78. 5. Il primo anello che fa? La Banca? Si proprio la Banca, con il suo bel furgone portavalori piantato in via IV Novembre davanti al suo Cavò, come ad obbligar i vigili a permettere la sosta delle altre auto, che altrimenti protesterebbero. La Banca sembra superiore a tutto questo, in fondo ha restaurato un bel palazzo per S.Miniato, ma di sua proprietà; ha fatto un bel parcheggio, ma di suo uso esclusivo, la piazza Grifoni è intoccabile e invivibile per la cittadinanza, ma è normale, è proprietà privata. Tuttavia la banca del territorio, pare non toccata da tale situazione! Ma non è così! Alla fine del mese i conti sono sempre più risicati anche per la banca del territorio.
    E i commercianti che vogliono le automobili in circolo pensando di poter onorare i debiti con la Banca? Di fatto non comprendono il problema; perché i cittadini, sono stufi e non ci stanno più a prestare il fianco agli interessi economici di tutti, a discapito del proprio, e volteranno le spalle definitivamente a San Miniato, come già stanno facendo. Aggiungo che se voi cittadini, trascinati nelle solite diatribe paesane per non cambiare nulla, non esaminate bene il senso della petizione e il dovere di controllo che avete sull’operato del Comune, per la vostra città, alla fine, il deserto civico resterà. Per me cambia poco, solo delusione, ma la sconfitta è di tutti.
    Non facendo da solo alcuna opinione (tuttavia, dopo 7 giorni di petizione, siamo già in 30, pochi ma buoni, e abbastanza adirati), nel caso in cui il Comune non ascolti, sarò il primo della fila a non frequentar più San Miniato e a far le mie passeggiate altrove, o in un bel Comune confinante, o probabilmente, grazie a internet, potrò svolgere il mio lavoro in un salubre paesino in Sardegna, e passeggerò nel suo corso con la gente del posto. San Miniato avrebbe potuto essere così, ma non fa più gola a nessuno. Poteva essere simile alla cittadina medievale dove ho passato qualche anno a studiare, e dove un toscano precursore dei tempi, Cino da Pistoia disse: “Ut Vidimius in Marchia”, e raccontava che, entrati in quella che i romani chiamavano V regio, il picenum, e risalendo dalla costa verso le colline dell’entroterra, dominate ognuna da un piccolo comune arroccato sul cocuzzolo come tanti piccoli presepi, giungiamo a Macerata, antico studium universitario”; era tra il 1319 e il 1321 che in queste terre si registra la presenza di Cino da Pistoia, giudice della Curia Generale pontificia. Proprio lui, intimo amico di Dante nella giovinezza e fino al momento in cui le vicende politiche li portano su due strade diverse, l’uno dell’esilio, l’altro della florida carriera curiale… pare sia il primo a diffondere nella Marca l’opera del ghibellino fuggiasco… . La storia si ripete… corsi e ricorsi storici. Dopo secoli, risiamo alle solite; in assenza di solite riflessioni, analisi, e ne occorrerebbe di psicologia, per non rifar ciclicamente i soliti errori, a San Miniato, chissà perché, con presunzione si fa sempre lotte di quartiere, e il paese va sempre peggiorando. Si dice di cambiare le teste, ma ci provano i sanminiatesi?

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  79. 6. Dalle goliardiche vicissitudini del I dopoguerra, su narrate, di una città in rinascita, abbiamo invece fatto grandi passi indietro, mentre il mondo va avanti, le città si riqualificano, e i paesi delle Marche descritti come presepi, oggi, con oculate amministrazioni hanno represso l’invasione delle auto, sono magnifici luoghi da vivere. Alla sera, nel Corso senz’auto dell’antico borgo cittadino marchigiano dove passsai quattro anni, ci incrociavamo con professori, operai, giornalisti, artisti, famiglie, bambini, italiani e stranieri, in un momento di gioia collettiva, rinfrancati da studio e lavoro, dove alla fine il Corso, l’edicola, l’enoteca, la birreria, la ferramenta, l’alimentari, la pizza la taglio, il totocalcio la facevan da padrona, si creavano le compagnie e nascevano serate medievali.
    Qua però i vari poteri o non capiscono o fanno finta; se la gente volta definitivamente le spalle in massa a San Miniato, quindi a Banchieri, e Amm.ri, ma a questo punto anche ai commercianti, la vedo più dura.
    E allora la tanto cara e trafficata strada a doppio senso di circolazione, così tanto sinonimo di civiltà, nella mente della nostra città slow, di fatto rimarrà forzatamente desolata, allora anziché portavalori, vi passeranno delle carovane, non quelle degli anni ’50, sarebbe troppo facile tornare indietro in meglio, ma carovane balcaniche ad abitar un paese fantasma appetibile da ripopolare.
    La vivibilità? Il Comune, certo, non ha la volontà politica e lo ha dimostrato,
    Stando zitti esprimete solo il vostro consenso a quello che non è mai stato fatto e non sarà mai fatto.
    Adesso mi vorrei rivolgere, invece a voi concittadini delle frazioni e del comprensorio; cari miei, alcuni di voi avete firmato, più che a S.Miniato, so che siete aperti mentalmente, e che state riflettendo molto su San Miniato Città, sulla vostra Città, sul vostro centro storico, sul vostro vero Corso, per come potrebbe essere.
    Vi prefigurate di salire sul colle a fare due passi e due chiacchiere in relax nel vostro antico borgo, con piazze e un corso dove ci sono dei bei negozi di abbigliamento, una bella enoteca, una bella pizzeria, ristoranti e musei, ferramenta con artistici oggetti d’arredo, artigiani, palazzi, stemmi e opere d’arte, comprese delle belle agenzie immobiliari e di viaggi, anche per ripensare a qualche cosa di importante. Ma, purtroppo, nel borgo non si può camminare, non si può osservare vetrine, palazzi e stemmi, i musei e le chiese son chiuse, è pieno di buche, manca un camminamento pedonale, le macchine scorrono veloci, invadendo tutta la sede stradale e il centro, ma mica vi si fermano; la nostra San Miniato è solo una scorciatoia per le auto altrui. Provate a togliere le macchine che non si fermano, e di sicuro in strada noterete ugualmente e meglio le persone che la popolano, ne più ne meno, ma di sicuro queste crescerebero di numero e di umore positivo.
    Ebbene, tutto questo (il lato buono di quanto su detto) è possibile, lo avrete, basta desiderarlo, basta esprimerlo. Il lato cattivo di quanto su descritto, già lo avete, stando cheti, non potrà che peggiorare.
    Occorre valutare queste semplici opinioni, anche negativamente, anche proponendo altro, basta valutare, vigilare e pretendere risposte vere ai vostri bisogni, come proprietari della vostra città.

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  80. 7. Valutate le promesse del Sindaco di cui sopra, e se non volete firmare, potrete leggere il testo della petizione on-line all’indirizzo: http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=consulta.
    Oppure, recandovi a leggerlo presso i gentili e solari titolari dell’Edicola-Tabaccheria di P.zza Bonaparte e del Bar-Trattoria da Graziano di via Paolo Maioli, dove troverete un’elegante e panoramica veranda per fare le vostre valutazioni o scrivere le vostre opinioni dietro a un tagliolino e a un bicchier di vino.
    Poi chissà, forse tra 6 mesi tornerete a San Miniato tra vetrine e storia incrociandovi tutti insieme. Basta volerlo! Chi ha detto volere è potere? Di sicuro tale formula vuol dire che con la forza di volontà si vince ogni ostacolo. Non l’hanno detto, di sicuro, gli amm.ri, che invece dicono: “promettere è potere”. Ma il potere è vostro. Vox Populi =: petizione = democrazia diretta = volontà popolare. Quella ormai estirpata anche ai vertici dello Stato centrale; guarda caso presa in prestito dalle banche. Non durerà molto. La Democrazia (démos - kràtos = governo del popolo) nasce in Grecia, resa sovrana da Montesquieu (teorizzatore della separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario) ha permeato l’Europa, fatta l’America, arriverà prima o poi in Cina. Oggi la democrazia moderna dovrebbe avere anche il IV potere: “una stampa libera”, e quasi ci siamo. Ma oggi, da quel che assistiamo, Aristotele e Montesquieu si stanno rivoltando nella tomba al pensiero della separazione dei poteri riunificatisi in un unico potentato economico non eletto dal popolo. Tuttavia, i furbi dell’economia si son dimenticati della libertà di espressione (Costituzione e Carta dei diritti dell’uomo), della giustizia divina, del diritto naturale e con internet gli è saltato il coperchio; ma si sa no? cosa fa il diavolo!
    Ho saputo che le autorità locali vorrebbero fare una riunione con i cittadini, per spiegare come risolvere i problemi. Dal canto mio le mie donmande le ho già fatte, a voi, ma le ripeterò anche al Comune: vogliamo ridonare un po’ di salubrità, decoro, vivibilità al centro storico, anche e soprattutto riducendo le automobili, lo farete? In quanto tempo? Qual è il primo piccolo passo? Ai 29 firmatari della petizione riguardante una soluzione di facile attuazione, si vuole dare una risposta? Se voi cittadini, volete aggiungere qualcosa di edificante, come ho auspicato, ne sarò contento, occorre la volontà, come per firmare la petizione. Basta Poco! Ma non mi interessano i particolarismi e le liti di quartiere. San Miniato si è sviluppata ed è ormai una città di 30.000 abitanti, che parte da Balconevisi, arriva a Ponte a Elsa, passa per Ponte a Egola, San Miniato Basso, Corazzano, ecc., con al centro il suo centro storico da valorizzare, che non può costituire il crocevia e la scorciatoia di tutti gli abitanti della citta’. I residenti del centro storico vi devono poter vivere, come pure i visitatori, come pure gli abitanti delle frazioni, tutti vi devono poter passare mezz’ora passeggiando avanti e indietro, ammirando, bevendo qualcosa, chiacchierando, facendo due battute, facendo due acquisti, in un momento di crescita, di trasmissione insegnamenti per i più giovani e di conforto per i meno giovani, e, magari, anche incontrandosi … per la vita, come avveniva, e come avviene ovunque.
    Potete leggere il testo della petizione e condividerla su:
    http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?pi=consulta.
    Raccolta firme presso l’Edicola-Tabaccheria di P.zza Bonaparte
    e presso il Bar-Ristoro da Graziano di via Paolo Maioli, naturalmente a san Miniato.

    Ringrazio i titolari, particolarmente tutti gli amici che mi hanno sostenuto, i firmatari della petizione, e chi ha prestato quei 15 minuti di attenzione, che non andranno al vento.

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  81. ALESSANDRO NICCOLI
    San Miniato al Grottesco 1950-2011 - Odissea nella piazza -
    1.28 sono le persone che per ora hanno firmato la petizione per un centro storico migliore a San Miniato. Mi sento di dire che queste persone sono le più coraggiose e ragionevoli, l’anima. Poi, ho saputo che molti anziani vogliono firmare ma non possono; all’uopo comunico che possono firmare all’edicola di P.zza Bonaparte o al Bar-Trattoria da Graziano in Via Paolo Maioli. Ancora c’è disinformazione e dubbi. Per la prima non ci sono problemi, la petizione raggiungerà tutti, ha tempo, per i secondi, esprimo io i miei dubbi, non sapendo più chi sono gli abitanti di San Miniato; che fanno costoro? Stanno in casa a commentare e a criticare? Si esprimono in merito alla petizione, ai risultati del Comune? Sanno leggere? Hanno la karma, la pazienza? Sono forse vittime di frenesia compulsiva, da aiutare? Vorrei che almeno costoro dicessero qual è il loro problema, la loro idea per San Miniato! Se gli va bene così? Che facessero vedere che hanno una personalità vera, non fatta di chiacchiere e frutto di una mentalità invecchiata, stantia, bigotta, sub-europea, subterranea. Vorrei la loro opinione. Se vogliono dire NO, lo dicano: “ No ad una San Miniato più vivibile con almeno una via, la IV Novembre che per ora faccia da Corso Storico, con un semplice senso unico e un largo passo pedonale delimitato da una catena, di facile e immediata attuazione”. No, ma che sia detto in modo chiaro ragionato, non urlato con tre battute o col silenzio totale, in modo coerente, non stando chiusi in casa con la paura di esprimersi, compiacendosi di starsene zitti, e dimostrando solo il peggio del cittadino. Vorrei almeno un commento alle seguenti promesse inserite nel volantino del Sindaco, distribuito in campagna elettorale, e che commentino cosa ha fatto a metà mandato. Ecco le promesse:
    “IL CENTRO STORICO DI SAN MINIATO RAPPRESENTA IL CUORE DEL TERRITORIO COMUNALE. L’OBIETTIVO E’ QUELLO DI MIGLIORARE SIA LA QUALITA’ DELLA VITA DEI RESIDENTI CHE LA QUALITA’ DELL’ACCOGLIENZA PER I VISITATORI E I TURISTI. OCCORRERA’:
    -ATTIVARSI CON LA CASSA DI RISPARMIO DI SAN MINIATO PER IL NUOVO PROGETTO AUDITORIUM DI P.ZZA BUONAPARTE, IMPORTANTE SPAZIO POLIVALENTE PER ATTIVITA’ DI TEATRO, CINEMA, SALA CONVEGNI .
    -RIAPRIRO’ LA CHIESA DI SAN ROCCO, DI PROPRIETA’ COMUNALE IN PIAZZA BUONAPARTE.
    -ABBELLIRE IL CENTRO STORICO CON ELEMENTI IDENTIFICATIVI ED ORNAMENTALI, INCENTIVARE AL RIRPRISTINO DELLE FACCIATE DEI PALAZZI E LA CURA DELL’IMMAGINE DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI (VETRINE, INSEGNE, ECC.), PREDISPORRE UNA CARTELLONISTICA PERMANENTE E TEMPORANEA ADEGUATA.
    -RIQUALIFICARE LE PRINCIPALI PIAZZE DI SAN MINIATO: PIAZZA DEL DUOMO, PIAZZA DEL POPOLO, PIAZZA BUONAPARTE, PIAZZA XX SETTEMBRE. CURARE LO SPAZIO DI ACCOGLIENZA NEL VERSANTE PIAZZA DANTE ALIGHIERI: LO CHALET, I GIARDINI, I LOGGIATI.
    -REVISIONARE IL SISTEMA DEI PARCHEGGI, POTENZIANDO IL SERVIZIO DEL PARCHEGGIO DEL CENCIONE E ATTIVANDO L’ASCENSORE 24 H SU 24, RIVEDENDO I CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEI PERMESSI DI SOSTA AI RESIDENTI ED ESERCENTI, CHE HANNO DIRITTO A PARCHEGGIARE NELLA ZONA DEI RESIDENTI.

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  82. La sicurezza del potere si fonda
    sull'insicurezza dei cittadini.
    Leonardo Sciascia

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  83. Il problema e nelle teste. Se non si cambia il pensiero ogni iniziativa svolta a migliorare sarà abortita

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  84. 1.D’accordo, San Miniato è allo sbando, ha fatto passi in avanti, perché ha più asfalto di una volta (?). Ha le auto, ha i trasporti? Grossi passi avanti: col benessere, tutti hanno un’automobile, al neo-diciottenne, grazie alla colletta di famiglia, si compra subito l’automobile, per potersi allontanare da San Miniato (poi alla sera non si esce dal lavoro, o di casa per pagare le banche).
    Ma siamo sicuri che San Miniato non abbia fatto dei grandi passi indietro? Mancano spazi per i cittadini, parcheggi, punti di incontro, voglia di uscire, in quanto fuori non si trova nessuno; i giovani con le loro automobili si perdono nelle lande del comprensorio e si ritrovano in gruppetti in piazzali bui a confrontar le proprie auto, dimentichi di come sia appagante incontrarsi per strada e confrontare se stessi. Questo è un valore: l’incontro, lo scambio; ma è ormai dimenticato, e se si vuole far due passi tra la gente si va a Empoli o a Pontedera, tuttavia non si trova la persona conosciuta il giorno prima, che vorremmo rivedere; in tutto il mondo funziona così, la gente ha voglia di incontrarsi, ma non solo, ha voglia di rivedersi, frequentarsi, rinfrancando il proprio spirito; non si sa più cosa siano le emozioni. Intanto, con la nostra (in)evoluzione, dette emozioni le proviamo al computer; altra grande invenzione, che tuttavia va saputa usare.
    Le amministrazioni succedutesi in questi decenni, non hanno percepito la realtà su cui dover lavorare: centro urbano, spazi di aggregazione, valori, cultura, giovani.
    San Miniato, non è una realtà medievale che, in controtendenza con il governo centrale, si è distinta come altre realtà medievali; San Miniato non è riuscita a crescere, e ora, come a livello di governo centrale urgono decisioni urgenti.
    D’accordo, il governo tecnico è una stortura che violenta la volontà popolare, tuttavia, questo è un momento di eccezionale gravità. L’evoluzione dei giorni nostri è stata solo quella di insegnare a leggere e scrivere alla gente, e basta, poi si sono trasmessi disvalori e qualunquismo. I valori sono stati annientati, la gente è disorientata, pensa che sapere le vicende del grande fratello, dell’Inter, o del Milan, o dei vari gossip sia importante, non c’è meritocrazia, passa avanti solo chi è fedele al potente di turno, passano avanti i tirapiedi, i figli di, l’unica garanzia nell’evoluta Italia è il nepotismo, così che, chi ha capacità, utili anche per il paese, è stato messo da parte o fatto emigrare.
    Allora, in questo momento storico, è stato necessario un colpo di mano alle regole (di fatto, comunque, sempre infrante), è stato ormai doveroso affidare il governo ai primi della classe, giusto mandare a casa i somari, eletti da un popolo disorientato dalla carenza di valori, e dai messaggi televisivi che danno valore a chi le spara più grosse. Per fare un esempio: molti giovani, per fortuna non tutti, indossano la maglietta di Corona, non vedendo proprio un filo di luce dalla caverna in cui si trovano; e ancora una volta ricorre alla mente Platone col “mito della caverna” che ha messo in guardia l’umanità.

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  85. 2. Tuttavia, sottovalutando gli insegnamenti e la storia, ancora una volta, con la nostra presunzione di sapere tutto, di dare valore allo spot di turno del teleimbonitore di turno, affondandovi la nostra cultura, la storia si ripete: dopo l’illuminismo, solo guerre, poi, pseudo-libertà, poi decadenza di valori, poi urbanesimo selvaggio, architetture selvagge, e quindi degrado urbano; possiamo ammirare il territorio toscano, emiliano ecc. solo sui dipinti dell’800.
    Occorre ora ripartire da zero, si, dalle piccole cose, ma soprattutto dai piccoli comuni, dai centri urbani. E’ dal basso che deve ripartire la riforma dei valori e della società. A San Miniato la politica non è riuscita ad inquadrare il problema del degrado del centro urbano e della deriva dei suoi giovani, del malcontento dei cittadini. Certo, occorre ridare vigore alla politica, che non ha volontà. A livello centrale e anche locale è sparita la Democrazia Cristiana, e la gente, pensando di essersene liberata (in onore di belle parole, stato laico = democrazia; è vero, ma bisogna però che rimangano in circolo dei VALORI), si è messa nelle mani dei falsi sogni in tv (dai fumetti in tv), offerti da Craxoni, quindi, un calcio ai valori per accollarsi altri 30 anni di degrado, debiti alle stelle (dai primi anni ’80, debito pubblico decuplicato - senza contare il debito già impazzito con la creazione delle province negli anni ‘70), un nuovo miracolo italiano, ma con lo svilimento vero della gente e dei giovani pieni di risorse vere, i quali oggi non reggono più questa situazione.
    A livello locale, ha vinto l’arroccamento a sinistra, ma in ogni caso, o di qua o di la, è pacifico ormai il vuoto e l’assenza di un’area moderata di centro (badate bene, come ormai ben sappiamo, in ogni caso, non è l’area che conta, ma l’uomo, il curriculum ci deve essere), che ridia respiro ai veri valori che hanno fatto la nostra società, la nostra forza, a quelle energie, a quei giovani, a quei cittadini che chiedono spunti, spunti ormai assenti e/o deviati.
    Per partire dal basso, dato che a livello centrale, abbiamo chiamato i primi della classe ad evitare il fallimento economico dello stato e a ridare regole del gioco civili, a livello locale occorre occuparsi del ripristino del territorio, dei valori e della vivibilità; ridare spazi di aggregazione, sovvenzionando lo scambio di cultura e di buon senso, promuovendo le eccellenze, non dimenticando i meno fortunati, i quali devono poter vedere una realtà migliore e avere appunto degli esempi. La gente, i singoli devono avere spunti nel ritrovare spazi di vivibilità e fiducia in se stessi.

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  86. 3. Le soluzioni drastiche devono subito esser messe in campo e se l’attuale giunta non ha le capacità, la volontà, le risorse, almeno si apprezza lo sforzo del richiamo ad eccellenze tecniche, che possano proporre soluzioni dirompenti per il rilancio di San Miniato nel presente e nel futuro.
    Le risorse economiche che servono non sono ingenti, e i capitali privati potranno essere attratti, con la proposta di un investimento per San Miniato.
    Per fare un esempio, si parla tanto di attrarre cittadini a ripopolare San Miniato, manca un corso, il nostro centro urbano non da più attrattive, mancano servizi e attività commerciali, dato che l’invasione dei grandi centri commerciali porta tutti a fare le proprie spese e passeggiate del sabato e della domenica fuori porta, in finti borghi antichi, ove si trova l’outlet, i vialetti, i giochini per i bambini e il punto di ristoro.
    Tuttavia in tante cittadine ove da tempo, le oculate amministrazioni hanno dato zone a traffico limitato, i cittadini, tutte le sere si godono i propri spazi urbani, e, grazie all’ingresso di piccoli discount che hanno coperto a tappeto i quartieri delle città, entrati, su un modello sperimentato in Francia, sono ripartite le economie di quartiere, e i cittadini si sono riappropriati dei loro marciapiedi, ove risorgono circoli, centri di aggregazione, negozi e aria pulita, col monossido di carbonio al bando.
    Allora, dato che la direzione è questa, dato che occorre intervenire, dato che sono state chiamate eccellenze di grido, chiedo che queste pensino e propongano una soluzione globale sul problema di San Miniato. Il parcheggio del Cencione, prevedeva un ampliamento, ma il Project Financing pare non abbia le giuste finanze (o forse, meglio, non intravede ritorno economico), dato che il Sindaco Gabbanini, fattosi interprete di problemi veri, ha più volte espresso il proprio favore per un collegamento dal Cencione a San Miniato Basso e per una via di circonvallazione del centro storico, in un’ottica di San Miniato, che sia effettivamente “CITTA’ con tutte le sue frazioni”, i cui cittadini possano godere del proprio centro storico; pensiamo a fare questo! Ma per dare spunto all’intervento di capitali privati occorre inventiva, e proposizione di ritorno economico. Allora dato che è interesse di tutti avere spazi di aggregazione e un centro vivibile, dato che manca un piccolo supermercato a misura d’uomo, dato che l’ufficio postale di San Miniato è posto in un punto nevralgico che crea grossi disagi a chi ne vuole usufruire e ai cittadini che non possono camminare nel proprio corso, la soluzione su cui gli architetti chiamati a illuminarci, dovrebbe essere quella di fare quadrato su tutte queste esigenze.

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  87. 4. Alla base del parcheggio del Cencione doveva nascere un secondo lotto di parcheggio, allora, che si studi questo lotto con al primo piano una superficie di circa 500 mq, e magari anche un II piano, il tutto ricoperto da una cupola (magari in vetro) che vada a finire al livello dell’attuale parcheggio del Cencione o poco più su, di basso impatto architettonico, ma piuttosto, di bioarchitettura, di altissimo livello di design. Il complesso sarà collegato a San Miniato Basso e a Via Aldo moro.

    Il piano, o i due piani di tale struttura, potranno ospitare l’ufficio postale, un piccolo supermercato, negozi, bar, un ristoro che richiami l’idea di antiche taverne, oppure moderno (non prendetemi alla lettera, il polo potrà sorgere, all’ex liceo o altrove; ma perché non attiguo al centro storico, dato che porterà gente, e dato che occorre ripensare ad una via di circonvallazione, di cui tanti altri borghi si son dotati?), un centro culturale, piccoli spazi di camminamento e giochi per bambini. Tale centro, chiamiamolo, commerciale, ma preferirei chiamarlo “polivalente”, dovrà essere collegato a San Miniato Basso e/o alla via Aldo Moro. Potrà attrarre i cittadini di tutte le frazioni, e dei comuni limitrofi, dare un senso di civiltà ritrovata ai cittadini di San Miniato, dare servizi ai turisti che, in cerca di supermercati, se ne vanno a Empoli, e disertano il centro storico. Tutti i frequentatori del centro polivalente, grazie all’ascensore, potranno fare due passi in una ritrovata San Miniato, con dei buoni camminamenti pedonali, ammirando negozi, palazzi, fermandosi all’enoteca, al bar, a vedere i vari negozi artigianali, a incrociarsi in vero corso, di scambio di gente, di valori, di idee, nell’armonia che la città medievale è per sua natura votata a dare.
    In tutte le città medievali moderne, è così che funziona: si arriva con l’auto all’esterno della città, si parcheggia comodamente, poi si prende un ascensore, magari si fa una salita a piedi, e a polmoni pieni e con lo spirito rinfrancato, dopo il lavoro, o lo studio, ci si immerge nel centro urbano, ove si incontrano amici, si incontra gente, le attività offrono le loro proposte, la vita scorre di nuovo con l’ottimismo che viene dall’urbe, per adesso buia.
    E’ possibile tutto questo o tutto è fantomatico? Dovendo chiedere ai cittadini altri decenni di attese, dovendo percorrere infiniti convegni di dotto studio e approfondimento di ingegneria del colle? Mi sembra che già si sia parlato di città globale allargata alle frazioni, già si sono analizzati i problemi strutturali, e la necessità di una via di circonvallazione, pertanto, adesso, occorre mettersi all’opera, a progettare seriamente la soluzione, a proporre, sin da subito soluzioni al Project Financing (o se questo si è rivelato inadempiente, ad altra società privata), a creare subito quelle sinergie con CRSM e Fondazione Cassa di Risparmio, che tanto accrescerebbero sia il territorio sia l’economia, sia la stessa Banca locale.

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  88. SAN MINIATO CENTRO STORICO


    numero abitazioni 1.071


    di cui 4 A1 di tipo signorile
    629 A2 di tipo civile
    420 A4 di tipo popolare
    18 A7 in villini


    fonte: Agenzia del Territorio marzo 2011

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  89. 2.San Miniato una volta era viva e vissuta appieno e con ardore di gioia e crescita dalle sue genti, dai commercianti, dagli artisti, dai contadini, dagli animali.
    Oggi, siamo regrediti, la gente a S.Miniato Alto non conta nulla, per il solo fatto che non è più libera come un tempo, non ha più la sua piazza, e i suoi corsi, ha atteggiamenti pre-condizionati (ripeto: la psicologia definisce cinicamente “l’atteggiamento” come una pre-costituzione mentale); almeno, nei borghi sanminiatesi la gente è se stessa! E vi spiego il perché, per chi ancora non l’avesse capito.
    San Miniato è di proprietà della casta!
    Quella casta che non vuole gente libera che ragiona, ma pecore (almeno di animali ne abbiamo; va bè, si per dire…. Non ve la prendete, non ce la prendiamo; siamo solo a riflettere sulla nostra situazione, per vedere di cambiare).
    San Miniato, infatti, è la casa tranquilla di Clero e Banca, connubio dorato che non va troppo disturbato, che ricorda la MASSONERIA, e che deve star tranquillo (nessuno se la prenda! La massoneria non è un’associazione, se pur segreta, tesa al bene e al progresso dell’umanità? E che progresso! Forse, per i suoi associati?)
    Il popolo, invece, è tenuto buono dal Partito Democratico (altruista per definizione), con piccoli contentini e molti ideali, dimentico di confortare lo spirito e la crescita individuale della gente.
    Quando arrivò Don Andrea Cristiani, che fece ragionar la gente, lo stesso prete intraprendente fu allontanato a far proselitismo in quel di Fucecchio, vicino ma lontano, in altra provincia, badate bene!
    Le pasticche di ragionamento, vengono dalla casta date alla gente di san Miniato “Alto”, accendendo, con subdola arguzia, qualche miccia, per farla litigare per bene, e a vicenda tra di loro.
    Qualche idea per fomentare gli animi dei negozianti stetti nella morsa dell’attuale penuria economica, e il gioco è fatto.
    Un po’ di polemiche per dare il senso di sentirsi esseri pensanti, che contano, regalando pillole di autocompiacimento.
    Difatti, poi si prendono loro (i negozianti), il merito e la colpa dell’immobilismo di San Miniato (che, per così com’è, tanto piace alla sola casta, che non ha interesse ad ivi confondervi, ma piuttosto la vuole sgombra, impegnandosi in quei pochi eventi di sua competenza, solo per venerar i suoi illustri e venerabili ospiti; lasciapassare per accedere a ben altre antiche porte sacre fuori da san Miniato).
    Ciò, mentre la mente massonica, con sguardo all’orizzonte, sempre ad oriente, compiaciuta del risultato, continua a far affari, circolando con le sue auto blu nelle sue strade libere da gente fastidiosa, regalando alla stessa gente, feste danze gospel davanti al Cristo dolente nella chiesa di tutti, col consenso del clero, e col consenso acquisito dal popolo (dato che la festa passa come un dono al popolo e a San miniato, dimenticando la vivibilità del paese ormai in degrado totale); tralasciando il fatto che di sanminiatesi in chiesa ve ne eran pochi, per lo più ospiti esterni.

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  90. 3.Il paradosso è che la gente è autorizzata a far baccano davanti al Cristo piangente, solo perché qualcuno rende la cosa normalissima, mentre il diritto di poter stare insieme a gioire semplicemente, in un centro storico salubre e decoroso è bandito perché non interessa a lor signori.
    Altro paradosso è che la gente imita sempre i potenti, che passan veloci di San Miniato a MUSO DURO, non sapendo che il potente nei suoi salotti sghignazza e fa balocchi; e il colmo si riduce al fatto che le persone della città e dei suoi borghi vivono il loro salotto indecoroso circolando, per imitazione dei potenti, veloci e a muso duro. Poi, il turista e il cittadino del comprensorio che vi mettono piede, percepiscono solo “un fastidioso lato oscuro”, e se ne vanno perplessi.
    Gli stessi vigili hanno il muso duro.
    I cittadini, disorientati da atteggiamenti non propri, ma indotti, dall’assenza di spazi e di valori, non cercano più facce solari, volti dolci, le dolci architetture del nostro centro, il colore delle colline e del cielo che filtra dagli archi, ma vogliono solo tante automobili, con l’illusione che scenda persino Paperone dalle squallide, nobili, moderne, scatole scure (sinonimo di persone da imitare), facce sempre più scure che lo spirito e il benessere possano imitare e accrescere! O anche solo per imitarne la seriosità e la compostezza, forse remunerativa?
    E così andremo avanti finchè non arriverà un sonante CRAC e San Miniato tornerà di prepotenza l’urbe della sua gente.
    Tornerei per un attimo alla MASSONERIA, alla ribalta delle cronache italiane, per i grandi risultati offerti dalle sue caste; questa è un’altra associazione, tra le mille (e perché non invitarla alla festa delle associazioni?), per la quale vorrei (poter) spendere una parola positiva a favore di essa.
    E allora, questa, alla base di ogni sua seduta (dei suoi lavori) mette sempre il bene e il progresso dell’umanità. Si, proteggendo i suoi affiliati, li aiuta, ma tenendoli stretti a sé, senza più volontà propria e senza libertà.
    Allora, occorre richiamare il pensiero di Pascoli, rammentato dalla sorella Maria, dopo la sua morte: Giovannino diceva: “meglio poveri ma liberi come gli uccelli spazianti nel cielo. Accostandomi alla Massoneria arrivo in alto sin da giovane, lanciato in alte aule parlamentari o di potere, ma come mi trovi di fronte a me stesso, alla mia coscienza? Sarei un venduto, uno schiavo, un essere infelice”; così Giovanni Pascoli si confidava con l’amata sorella: “meglio aver sempre sofferto e soffrire ancora e avere la coscienza pura e non dovere niente a nessuno. Ed essere quello che sono, e che possa poi divenire, dovendo tutto e solo a me stesso”.
    Persino il massone Carducci non riuscì ad esercitare il buon ascendente sull’amico Pascoli.
    Il massone Albert Pike parla di Lucifero come l’incarnazione della ragione, dell’intelligenza, del pensiero critico. Egli si erge dinanzi al dogma di Dio e a tutti gli altri dogmi. Egli sostiene l’esplorazione di nuove idee prospettive nella ricerca della verità.

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  91. 4.Il Carducci, allontanato dal liceo di San Miniato il 9 aprile 1858 per condotta immorale e irreligiosa visse a Firenze curando l’edizione della “piccola biblioteca Diamante” e dando lezioni private. Nel 1862 entrò in Massoneria come membro della loggia Felsinea, in seguito scrisse una poesia intitolata “Inno a Satana”.
    Molto difficile, in poche parole trovare quella chiarezza che i cittadini meritano; ma alla fine, nessuno se la prenda da questo modesto scritto, che mi permetto di offrire a chi ha voglia, e nessun obbligo, di leggere, in quanto non è nient’altro che il segreto di Pulcinella. Basta solo attingere un po’ più di attenzione all’informazione, che oggi su internet è raggiungibile da tutti. L’interesse del potere e dell’informazione su carta e TV è rendere il nostro cervello così piccolo che un pensiero per uscire deve fare manovra!!!
    Esorto invece ad attivarsi, in quanto tutti noi abbiamo grandi capacità, e siamo proprietari e responsabili del nostro suolo e della nostra città. Siamo i deleganti dei nostri amministratori che VANNO CONTROLLATI tutti i giorni. Come disse Pericle nel “Discorso agli ateniesi” del 461 A.C.: “Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
    Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
    Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.”
    Occorre quindi riflettere sul fatto che noi stessi siamo lo stato, e lo stato stesso, in modo scellerato ha delegato alle banche “private” la proprietà della moneta, il diritto di stamparla; le banche hanno interesse a che lo stato sperperi i propri soldi, con politiche nefaste, guerre, e quant’altro, al fine di ottenere un ritorno indicibile in interessi. Per cui il debito pubblico dello stato, fomentato dalle banche è debito “nostro”, quando lo Stato stesso, o l’Europa, potrebbe riappropriarsi della sovranità economica delegata prima alla Banca d’Italia (i cui soci sono le Banche private del territorio, oltre a Inps e Inail), poi alla BCE. Sovranità di produrre moneta data alle Banche, da prestare, appunto, a se stesso; tutto ciò ha un nome antico, e si chiama signoraggio bancario (vedete pure su internet, il pensiero di illustri economisti; leggete il libro del Prof Giacinto Auriti, “Il signoraggio bancario”). I politici, tutti a conoscenza di questo sistema perverso, non ne fanno parola, in quanto bene o male, in maggioranza sono controllati, dalle suddescritte logge, da cui ne traggono linfa, come pure i giornali o le trasmissioni di approfondimento (tutti in mano ai poteri forti), poi il tema è difficile. Il compito dei politici è solo quello di aumentare il debito pubblico per aumentare gli interessi delle banche. E il debito pubblico, viene poi spalmato sui cittadini comuni con l’aumento delle tasse. Ai cittadini, a loro volta sono inculcati i valori del consumismo, tali da far credere loro, che per essere felici occorre acquistare beni, al fine di indebitarsi ancora con le banche. La strada, addirittura sta acquisendo dimensioni mondiali, con l’emergere dei mercati orientali, appena affacciati al consumismo, e facili preda di disvalori, che forse noi possiamo superare.

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  92. 5. Noi che abbiamo conosciuto il benessere, oggi, possiamo contrastare queste manovre, riappropriandoci dei nostri spazi, dei nostri valori, e dei nostri sorrisi; occorre quindi una sana riflessione. Un’attenta lettura della realtà, altrimenti, travisando quest’ultima, non possiamo neanche ardire di capire, cosa si cela al di là del palpabile. Il comune di San Miniato, improntato a sinistra, non riesce a colmare il vuoto lasciato dall’uscita del valori di centro rappresentati dall’ormai morta Democrazia Cristiana. I valori di sinistra (altruismo e sociale), da soli non bastano più; da un lato sono sopraffatti dai poteri forti, dall’altro il cittadino aiutato, non viene formato e assistito nella sua crescita spirituale, nel recupero di quei valori fondamentali che lo portano a vivere bene, con dignità e con reciproco rispetto. La Chiesa, che è l’unico ente che ha veramente combattuto l’usura (abbiamo visto, attuale MALE ENDEMICO), dovrebbe riprendere il contatto con uomini onesti e di valore, non assecondando il volere dei poteri forti, solo per aver perso il contatto con la politica. Ci siamo dimenticati di quel siciliano fondatore del partito Popolare chiamato Don Sturzo? (da Wikipedia, per chi ha pazienza, mi permetto di offrire il’attualissimo pensiero Sturzo, comunque più eccelso della mia breve riflessione: “ i cattolici si devono impegnare in politica, tuttavia tra politica e Chiesa deve esserci assoluta autonomia. La politica, essendo complessa, può essere mossa da princìpi cristiani, ma non si deve tornare alla vecchia rigidità e all'eccessivo schematismo del passato. Il Cristianesimo è, insomma, la principale fonte di ispirazione, ma non l'unica. La società deve saper riconoscere le aspirazioni di ogni singolo individuo: “la base del fatto sociale è da ricercarsi nell'individuo” e l'individuo viene prima della società; la società è socialità: si fonda, cioè, su libere e coscienti attività relazionali. Sturzo è contrario ad una società immobile ed il movimento è dato dalle relazioni interindividuali tra le persone; la società non deve essere un limite alla libertà dell'individuo. Non può essere, tuttavia, definito iperindividualista. All'interno di questo schema sociale multiforme la religione non può essere strumento di governo. Il cristianesimo ha dato qualcosa ad ogni corrente politica, quindi nessuno può dire di possedere il monopolio della verità religiosa. L'individuo deve scegliere da sé se seguire la propria coscienza di buon cittadino o di credente; non è la Chiesa che deve indirizzarlo nell'atto della scelta, la quale attiene strettamente alla sfera individuale del singolo. Il PPI nasce perciò come aconfessionale: la religione può influenzare, ma non imporre. In questo modo si palesa una concezione liberale del partito.In economia Sturzo non è un liberale classico, ma da un lato denuncia il capitalismo di Stato che ritiene dilapidatore di risorse, e dall'altro rimane convinto della possibilità di interventi dello Stato in economia, anche se per un tempo breve e finalizzato ad un risultato. Il suo faro è la centralità della persona, non delle masse; è un fautore dello stato minimo e censura già all'epoca l'eccessivo partitismo. Si dichiara, inoltre, ostile a una concezione statale panteistica”).

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  93. 6. Occorre, quindi prestare molta attenzione alla verità delle cose, primi tra tutti i mediatori tra potere e popolo, “i giornalisti”. Se lanciamo informazioni sbagliate, non si cambierà mai.
    Recentemente su La Nazione ho letto che il PD di San Miniato sta mettendo in pratica le idee che vengono dal suo interno… dalla Consulta, e ha organizzato un convegno con Architetti famosi. Prima di tutto: 1. la Consulta di san Miniato Centro Storico è dichiaratamente apolitica, e le idee della stessa Consulta non sono quindi espressione di questo o quel partito, ma vogliono essere strumento di impulso; 2. il PD è lontanissimo dalle serie riflessioni di cui sopra di crescita, di cambiamento e di rinnovamento, e la giunta tutta (come pure la politica nazionale), deve rimeditare se stessa; 3. L’indetto convegno “risolutorio e gratificatore” alla fine non si è tenuto!
    Per cui, prego i lettori, e i giornalisti e tutti i cittadini a non liquidare la realtà delle cose con tre battute fuorvianti e deleterie.
    La realtà attuale (a livello centrale) è che il potere, composto non più da democrazia diretta, ma da liste imposte, ove viene inserito, chi può essere ridotto a schiavo (dietro lauti vitalizi), a tutto pensa, fuorchè porre al primo posto il cittadino, fuorchè dare servizi e spazi decorosi ai cittadini, in quanto ciò contrasta con i suoi obiettivi, fuorchè riappropriarsi della politica monetaria, costituzionalmente dello Stato.
    Data la comprovata correlazione tra economia, massoneria e satanismo, direi che è ormai l’ora che i cittadini la smettano di imitare gli atteggiamenti dei potenti, lasciandoli stare soli a se stessi, e tornino a gioire e a vivere NELLE LORO STRADE, anche se per adesso ancora non sono dignitose e decorose!
    A Natale proporrei di valorizzare San Miniato, quella dei borghi, andando tutti a Isola, per lasciare, per vera protesta, da sola, e mi tocca dirlo, San Miniato “Alto”! Che se la godano pure gli illustri signori nella sua tranquillità (il contentino di una volta l’anno) fatta di vera desolazione, o falsa allegria.
    Per cui, sabato sera (17.12.11), in pratica stasera, spargete la voce, tutti alla cena degli auguri presso il circolo amici di Isola (per prenotazioni tel. 0571/400233).
    Dopo cena karaoke e musica.
    Parte del ricavato andrà in beneficienza.
    Un pensiero particolare al giovane buon Jacopo, che è mancato ieri, all’amicizia di tanti ragazzi di San Miniato e non. E’ stato chiamato prematuramente, ma la sua bontà rimarrà tra i suoi amici, la sua energia è e rimarrà sempre presente. Chiedo un po’ di riflessione e preghiera per lui.
    Grazie all’associazione Isola in festa.
    Buon Natale

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  94. 1.Mi permetto di scrivere un ultimo argomento che si riallaccia a quanto precedentemente scritto. Argomenti, per così dire, un po’ al di fuori delle singole questioni, per cui questo blog è stato creato. Dopodiché mi fermerò (in questa sede), dal momento che forse i miei scritti sono un po’ troppo generali, tesi a stimolare una riflessione su ampie risoluzioni per San Miniato, con necessità di spinta da parte di più energie, più professionisti, investimenti, e soprattutto volontà, il tutto quasi necessitato da un rinnovato movimento culturale, che ancora non vedo, anche se percepisco sia in embrione. Progetti, che capisco possano essere visti con eccessivo disincanto e pessimismo dai cittadini, in quanto di difficile attuazione, che hanno bisogno di un po’ di pazienza (ma non di mille convegni, piuttosto, di azione e determinismo) e rubano spazio agli stessi concittadini che vorrebbero segnalare problemi sul degrado e altro, senza citare Platone o chicchessia.
    Poi vi è il problema che il blog è strutturato in modo tale da rendere difficile rispondere o commentare un singolo post scritto un mese prima; vi è il fatto che i concittadini si espongono mal volentieri in ragionamenti costruttivi, specie qualora nutrano in se critiche che non possono giustificare o sostenere in modo logico. I. perché a San Miniato ogni idea va bene se arriva da un soggetto esterno (cosa suggeritami ieri dal luminoso interlocutore concittadino di San Miniato (del centro storico “Il Ponte”); 2. Ogni idea viene bocciata dal primo negoziante di turno, perché deve essere ascoltata la sua; 3. Perché non si gradisce metterci la faccia, quasi per paura di mostrare la propria identità (conoscendo il comportamento collettivo). Tuttavia sono sicuro che chi ha le forze possa ben tenere in considerazione quanto emerso in questi, forse inappropriati approfondimenti, scaturiti solo da una buona conoscenza della realtà, dei bisogni e delle grandi potenzialità di san Miniato, di cui tutti parlano, ma che infine lasciano all’abbandono e al non sviluppo.
    Quindi non scriverò più su questo blog. Chi vorrà commentare un mio post in modo costruttivo o esprimere una opinione o un’idea, anche diversa dalle mie, o criticare alcune soluzioni e/o proposte e/o idee, anche politiche e/o potrà farlo scrivendo sul mio blog personale, all’uopo creato, il cui oggetto di riflessione non invada il blog della consulta dei miei concittadini e non infastidisca chi ha da criticà! In quanto vorrei che costui se ne stesse bello e tranquillo sur divano, e non voglio essere io a scatenargli pensiero, favella, e l’attenzione dalla sua televisione.

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  95. 2.Tutti i miei precedenti post, convergono ma forse, abbracciano più punti nodali, e interessano, non solo Comune, Banca, Chiesa, Cittadini, valori, ma anche il Ministero degli Interni, nella persona dell’arma dei Carabinieri.
    Infatti, parlando con un amico di San Miniato, zona “Il Ponte”, questi mi ha detto: “guarda che ai cittadini delle frazioni che sono circa 15.000 (mentre i cittadini del centro storico sono circa 3.000, e non contano nulla) non gliene frega niente del centro storico, e del corso, lavorano tutto il giorno, si son fatti la villetta, alla sera voglian solo il divano e la domenica chi va più lontano è più ganzo degli altri. E di centri storici nelle vicinanze ce ne sono quanti ne vuoi, a partire da Vinci”.
    Alchè, ciò mi ha lasciato un po’ di inquietudine, ma ho subito fatto riflettere l’amico circa le sue convinzioni e le presunte convinzioni sulla da lui definita “forma mentis” dei cittadini dei borghi.
    D’accordo, ho risposto, San Miniato non interessa a nessuno, MA COSI’ COM’E!! Molti cittadini di San Miniato della frazione di Ponte a Egola, mi hanno detto che quando hanno ospiti da fuori, parenti e amici, li porterebbero a San Miniato, ma non ci sono parcheggi, non si cammina e di sera i negozi son chiusi. Poi l’essere umano è un essere sociale, va bene il divano, ma se ci fosse un bel corso pedonale a 5 minuti di distanza con più negozi e gente, le persone vi farebbero un salto dopo il lavoro, alle 7 e mezza, per 2 o 3 volte la settimana. Poi la realtà va vista nel suo complesso, e mi spiego. Oggi, molte aziende hanno chiuso, lavoro ce ne è sempre meno, molti si arrangiano a fare lavoretti per 5 ore al giorno, c’è cassintegrazione, i giovani tardano a entrare nel mondo del lavoro, e i pensionati, non hanno diritto di fare due passi? I pensionati, sono l’anima, la saggezza (da trasmettere), non è che vanno considerati dei vecchi inutili e privi di bisogni umani. D’accordo che tengono i bambini e preparano da mangiare ai grandi, ma se volessero prendere un’ora d’aria 2 volte a settimana?
    Quindi con la carenza di lavoro, più tempo libero, un corso cittadino per tutte le frazioni, ciò sarebbe anche un luogo di incontro, di socializzazione e di scambio di opportunità di lavoro, alla fin dei conti. E col poco lavoro, con meno soldi in tasca, non è che i cittadini contano meno, anzi hanno bisogno di stare insieme, parlare e sorridere, altrimenti ancora non abbiamo compreso il concetto del problema, e siamo sempre nell’oscurità della caverna. Ma son sicuro, che se i nostri Amm.ri, se leggeranno, capiranno, e se potranno, faranno, al di la delle firme della petizione, che stanno andando avanti, anche su carta.
    Perché ho chiamato in ballo i Carabinieri?

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  96. 3.Per un altro cruciale motivo, sempre più pressante: il lavoro è sempre meno, gli stranieri sempre di più. Per cui ho detto, nel cordiale colloquio col mio amico: “attenzione, che se non diamo socialità e integrazione agli stranieri, le vostre villette, una ad una, se le fanno tutte!” E stiamo vedendo, che la situazione va in questa direzione.
    Per cui, ancora una volta richiamo l’attenzione sull’immediato ripensamento di un necessario e cruciale intervento, che dia parcheggi e traffico chiuso, che oltre a risvolti di natura urbanistica e di riqualificazione del centro storico, che serve 30.000 abitanti, oltre ai Comuni limitrofi, ha anche importanti risvolti di natura sociale. I giovani avranno modo di conoscersi e frequentarsi (nella difficile attesa di ingresso nel lavoro), e crescere col confronto tra essi e con i meno giovani; apprendere cosa sia la calma, la riflessione e la costruttività, per meglio accedere, alla fine, nel mondo del lavoro, e smettendo di cercare il divertimento sfrecciando la notte a rischio della vita. Gli stranieri si integreranno meglio e conoscendoci a vicenda, diminuiranno sicuramente i gesti scellerati. Anche perché se conosciamo meglio una Comunità, se succede qualcosa, ci sarà sempre un membro di quella Comunità che, nostro amico, interverrà per individuare il responsabile e/o per farlo riflettere. Chiedo solo analisi e riflessione su questi temi.
    Per finire, nota di gioia, e di colore natalizio, ieri sera, rincasando alle 11, incredibilmente, ho notato quei due bei nuovi negozi artigianali che erano aperti, di fronte al Cantini, e dentro vi erano delle persone, clienti a valutare i bei prodotti; in quel frangente non stava passando una macchina, alcune coppie di signore amiche camminavano tranquille e libere in mezzo alla strada Via Conti, e alcune le vedevo in via Ser Ridolfo; sembrava davvero un altro paese. Certo, il frangente è durato poco, perché le auto son passate subito veloci, e quei dolci armoniosi passeggii natalizi, son solo estemporanei, come i miei post.
    Ad ogni modo, prima che gli ultimi arditi negozianti se ne vadano, per una realtà possibile e migliore, per i ragazzi e gli anziani, per la gente di tutto il Comune, che anche se crede di non averne bisogno, non sa che se ci fosse di meglio, sarebbe più contenta, lavoriamo, abbozziamo un progetto (cominciando subito a pensare alle risorse economiche), il prima possibile.

    Prima di salutarvi, per accontentare un po’ chi non crede nelle parole e nelle idee, forse perché per egli son tutti dei “fenomeni” (a san Miniato è così, lo sapete; tuttavia, faccio notare, che altre persone concittadine “stufe”, in questo blog hanno sostenuto a gran voce che occorre cambiare le teste), mi riporto al tema di questo blog: SEGNALARE PICCOLI PROBLEMI RELATIVI AL DEGRADO DI SAN MINIATO… .

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  97. 4.Allora, questo mi sarà concesso, parlo di P.zza del Popolo, che il Sindaco, nel suo programma, sopra riportato, ha definito come “il salotto buono” che sarà riqualificato! Segnalo che ad oggi, a metà mandato della giunta, Piazza del Popolo è inguardabile. Troppo facile emettere un’ordinanza contro un cittadino per rifare la facciata, e dire … fatto! E tutti i fili della luce che pendono lungo tutta la facciata del palazzo dove c’è l’ufficio di San Miniato Promozione? Proprio San Miniato Promozione!? Ve ne è una quantità indescrivibile, vi sono anche dei gomitoli di cavi appesi al muro, accanto al vicolo di Faognana. Girato l’angolo ed entrati in Via Ser Ridolfo, sulla destra vi sono tre orrendi tubi del gas che partono da altezza uomo e arrivano in cima al palazzo. La pavimentazione della piazza fa ribrezzo, proprio nel mezzo, tra chiesa e farmacia è pieno di buche, vi è catrame in ogni punto buttato alla rinfusa, anche sui sanpietrini. Vi sono strisce pedonali, che non hanno significato di esistere, pare sian fatte da un ubriaco, davanti all’ufficio Promozione, accanto alla fioriera. All’ingresso di Vicolo di Faognana, vi è un orrendo cartello di divieto di transito, che anch’esso non ha ragione di esistere; chi ci deve entrare davanti al vicolo di Faognana con un automezzo, dato che è largo poco più di un metro e mezzo, e visto che c’è un capitello che ostruisce il passaggio? Tutt’al più un motorino, ma per parcheggiare, non certo per transitare. Già, ma forse ho capito, non ci avevo pensato; ecco perché nessuno si esprime sulla zona blu; quella è la zona blu di san Miniato! Vicolo Faognana, ovvio.
    D’accordo, avere un corso pedonale è difficile da digerire, perché ognuno ha da dire la sua, in Borgo Nuovo, d’estate non vogliono auto, in quanto hanno vogliono immutata la loro tranquillità estiva. E ai cittadini di Via IV Novembre e di san Miniato, chi pensa? Visto che non si cammina, a causa soste selvagge e traffico a doppio senso. Addirittura, per contrastare la tesi del senso unico, c’è stato un giovane tecnico che sostiene che le microscosse delle auto danneggiano le case di via Borgo Nuovo. Ma senti, mi viene da dire; e allora il 100% del traffico non danneggia ancor di più le case di via IV Novembre? Ma evidentemente il tecnico ha in mano degli studi approfonditi; poi mi saprà dire da quale convegno di studi sono usciti.
    Comunque, in attesa della valutazione della giunta, su possibili soluzioni, che son sicuro metterà al bando singoli individualismi, per il bene della città, segnalo che, quantomeno, si debba mettere dei dissuasori di velocità, in quanto le auto che devono transitare sul nostro suolo per recarsi da un capo all’altro della città, hanno anche furia! E corrono anche, non permettendo di camminare in sicurezza e tranquillità. Se chi passa di San Miniato in auto (sappia pure, che se non gliene frega niente di S.Miniato, nessuno gli ha chiesto di passarci), non ha voglia di vedere le facce, o di mostrare la sua, che metta i vetri scuri, oppure, sia più civile e rispettoso della gente e dei pedoni.
    Per dare spazio alle vostre segnalazioni, Vi lascio questo gradevole spazio, che forse ha costituito un primo punto di aggregazione, e da li infatti avevo iniziato; spazio che quanto meno, spero abbia preso piede nelle botteghe… e non solo, per tornare con urgenza alle mie cose, visto che è anche domenica.
    Per chi vuole approfondire i temi sopra trattati, ho dato le indicazioni. Sono gradite le osservazioni e approfondimenti anche da parte di sociologi e di chiunque, con-cittadini e non, giovani e anziani, esperti e non.
    A Voi il passo (...)

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  98. Mi pare ci sia molto da fare e da parlare, ma bisogna migliorare il modo di comunicare.
    Il blog è faticosissimo e non permette integrazioni e scambi d'idee.
    Grazie ad Alessandro Niccoli per la straordinaria passione civile.
    Ripopolare la città è l'obiettivo da raggiungere. Ma perchè la gente dovrebbe scegliere di vivere a San Miniato?

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  99. Dal CCN la - Presidenza
    Vedo che nelle istituzioni si fa orecchie da mercante!
    Abbiamo, con forza, in tanti, appena finito di richiedere di fermare le polemiche, riflessione e tregua, ai fini di convergere in una ritrovata collaborazione e sviluppo per San Miniato.
    Invece, proprio dalle istituzioni partono assurde interviste che sembrano veri e propri controproducenti semi della discordia contro un’associazione che si è appena rinnovata nel suo direttivo, nell’assoluto rispetto delle regole del proprio statuto.
    Proprio nel rispetto di tali regole, se qualche associato del CCN, e solo questi, avrà qualcosa da dire, potrà farlo secondo i dettami di cui allo statuto e non creando malevoli diffidenze e ingiusti sospetti disorientando i cittadini con offensivi proclami fatti alla stampa.
    L’associazione CCN vuole solo poter lavorare e prega di lasciarla lavorare.
    I membri del Comune che hanno agito creando inutile tumulto e polemiche, peraltro offensive, al di fuori del loro ufficio invadendo sedi non di loro competenza dovranno risponderne in giunta, e ai cittadini.
    Alla Confcommercio si chiede di non invadere il direttivo di altra associazione con atti invasivi, e passibili di censura legale.
    Da cittadino e da presidente del CCN (Centro commerciale naturale) chiedo alla Consulta di San Miniato di rivolgere al Comune un’interrogazione sull’operato dell’assessorato al commercio e al turismo.
    Occorre anche una risposta da parte della presidenza di Confcommercio Pisa e San Miniato circa il comunicato stampa del 24.12.12, anch’esso con intento diffamatorio e deleterio non solo per il CCN, ma per tutta la collettività, Comune e comprensorio.
    I membri di quelle associazioni e forze pubbliche, prima di sedersi ad un tavolo propositivo (che è quello che tutti vorremmo), visto che hanno provato ad invadere l’autonomia dell’associazione del CCN, devono rileggere le norme del Codice Civile, del senso civico, del rispetto, oltre che dei rispettivi statuti.
    La nostra associazione chiede collaborazione nelle opportune sedi tra le forze in campo, nel reciproco rispetto e nel reciproco riconoscimento per la crescita di San Miniato.
    Per il direttivo CCN
    La Presidente
    PATRIZIA MANETTI

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